NAPOLI – A fine 2015 il Comitato dei Genitori dei trapiantati di cuore e trapiantati adulti insieme alla Federconsumatori Campania iniziano una battaglia per il diritto alla salute dei propri figli in attesa di trapianto o già trapiantati al Monaldi.
IL 2 NOVEMBRE 2015 i genitori dei trapiantati protocollano un appello al presidente della Regione, Vincenzo De Luca per un’assistenza di qualità ai trapiantati di cuore ed alle persone in lista.
Dal novembre 2015 al 17 febbraio 2016 si tengono una serie di incontri con: il dottor Coscioni, consigliere tecnico di De Luca per la Sanità; la direzione dell’azienda ospedaliera dei Colli (dottori Giordano e Sivestri); il Consigliere Raffaele Topo, presidente della commissione Sanità della Regione Campania che promette un tavolo tecnico, mai istituito. Il 16 febbraio 2016 viene inoltrato un appello (che nel frattempo ha superato le 5000 firme) al neo insediato Commissario alla Sanità in Campania Joseph Polimeni.
“Finalmente il 24 marzo 2016 in seguito ad una manifestazione di protesta all’ingresso del Monaldi- ricorda Dafne Palmieri referente del Comitato Genitori – , la Direzione dell’azienda ospedaliera ci riceve, promettendoci di deliberare, in attesa di una soluzione definitiva, alcuni provvedimenti transitori a tutela della salute dei trapiantati. Tra questi provvedimenti, quello fondamentale di garantire l’accesso alla struttura in qualsiasi momento, l’accoglienza in caso di necessità di ricovero e la formale attribuzione dei bambini ai medici competenti per i trapianti. Sembra che il provvedimento venga deliberato, ma l’accesso nei fatti non viene garantito”.
I CONSUMATORI – A questo punto entra in campo la Federconsumatori Campania che il 13 settembre 2016 invia a mezzo PEC alla direzione dell’azienda Monaldi, alla Regione e al Centro Nazionale Trapianti, una lettera di contestazione formale che contiene tutte le criticità rilevate. Non c’è risposta. Intanto il Comitato dei Genitori solleva la questione di altri due casi di assistenza negata a bambini bisognosi di trapianto che vengono inviati fuori Regione. Il 22 novembre 2017, a seguito di problemi durante il ricovero di una bambina trapiantata, si protocolla un ulteriore sollecito alla direzione, in cui si fa richiesta di dar seguito almeno alle promesse di messa in sicurezza dei bambini nelle more dell’auspicata riorganizzazione.
In particolare Federconsumatori invia una serie di raccomandate indirizzate alle autorità competenti in cui si denuncia per l’ennesima volta “l’inaccettabile numero di decessi che sta accompagnando l’attività trapiantologica pediatrica presso l’Azienda Ospedaliera Specialistica Dei Colli dal 2014, dato di per sé indicativo di un malfunzionamento del servizio”.
E chiede: Tempestività e trasparenza delle procedure d’inserimento nella lista trapianti, con la partecipazione di un pool multidisciplinare all’iter selettivo del paziente candidabile al trapianto. Accesso diretto alla struttura per l’assistenza specialistica ai pazienti presi in carico. Un pool multidisciplinare di esperti che si assumono la responsabilità della decisione dell’inserimento o del mancato inserimento in lista. Una Carta dei Servizi specifica per la trapiantologia infantile con accesso diretto al Centro. Si richiede inoltre l’intervento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Dopo poco, l’azienda ospedaliera invia a Federconsumatori una nota nella quale configura un futuro modello aziendale che contempli dei percorsi emergenziali rimessi a successivi atti poi non realizzati.
Finalmente dopo 1 anno di battaglie e solleciti il 15 dicembre 2016 l’Azienda Ospedaliera dei Colli viene sottoposta ad audit da parte Centro Nazionale Trapianti – Istituto Superiore di Sanità – che in ordine agli esiti clinici registratisi negli ultimi anni impone la sospensione delle attività trapiantologiche pediatriche.
IL 30 DICEMBRE 2016 il direttore dell’Azienda Ospedaliera dei Colli Giuseppe Longo rilascia una dichiarazione in un articolo del Mattino in cui afferma che la Commissione Nazionale sulla Salute ha imposto la sospensione delle attività trapiantologiche. Nell’articolo, il direttore dell’Ospedale dei Colli (che tante volte abbiamo tentato di intervistare con appuntamenti presi e poi annullati) rassicura i cittadini sul fatto che l’attività di accoglienza e cura pre e post trapianto sarà comunque assicurata e che già il 6 dicembre 2016 (una settimana prima dell’audit) l’A.O. ha adottato con deliberazione n. 1218 un nuovo modello organizzativo “funzionale delle attività trapiantologiche pediatriche ove venivano anche specificati i percorsi assistenziali per garantire h24 l’accesso dedicato ai pazienti in emergenza – urgenza al fine di dare una risposta efficiente ed appropriata a tale tipologia di bisogno assistenziale”. In tale delibera si stabilisce anche di creare un Team Multidisciplinare con un case manager che prenda in carico i bambini della trapiantologia.
Intanto l’A.O. non fa alcuna comunicazione istituzionale o lettera formale né sull’audit né sulla precedente delibera. “È di gravità assoluta che noi di Federconsumatori e le famiglie che avevamo richiesto l’audit abbiamo dovuto apprenderne da un giornale l’esito – denuncia l’avvocato Carlo Spirito di Federconsumatori-. Si tratta di una mancanza di trasparenza e di rispetto incredibile nei confronti delle famiglie”.  In merito a questa vicenda Valeria Ciarambino, componente della Commissione Sanità e presidente della Commissione Trasparenza della Regione deposita un’interrogazione parlamentare dichiarando: “La chiusura del centro trapianti pediatrico dell’ospedale Monaldi è l’ennesima dimostrazione delle condizioni drammatiche in cui versa la sanità campana e del serio rischio per la salute dei cittadini, in questo caso addirittura dei bambini. Ad evidenziare l’inadeguatezza del presidio, in termini organizzativi e di carenza di mezzi e personale, è dovuta arrivare un’ispezione del Ministero. Nessuno si era accorto della gravità delle condizioni e della mancanza di sicurezza per la salute dei bambini che oggi inducono a chiudere il centro trapianti?”

di Alessandra Del Giudice

LEGGI L’INCHIESTA
Prima parte: L’ASSISTENZA AI TRAPIANTI PEDIATRICI SI È FERMATA A NAPOLI
Seconda parte: OTTO ANGELI IN DUE ANNI
Terza parte: LA STORIA DI IRENE

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