ROMA – «L’approvazione da parte del Senato dell’Odg contro le colture trasgeniche è dettata non da pregiudizi di natura ideologica, ma sempre dalla fondamentale considerazione dei valori di qualità e specificità dell’agricoltura italiana». Commenta così Michele Zannini, Presidente dell’Associazione Acli Terra, la decisione del Senato in materia di Ogm, che, in base alla direttiva europea del 2001 sulla salvaguardia delle colture e della salute, che dà la possibilità agli Stati dell’Unione di vietare tali tecnologie alimentari, qualora minaccino la salute umana.
Acli Terra, l’associazione il cui impegno è volto a sostenere lo sviluppo delle straordinarie capacità dell’agricoltura italiana di stare sul mercato per le eccellenze che è in grado di assicurare, si batte perché sia consolidata la vocazione a proteggere i territori ed i paesaggi e, con essi, le biodiversità, in una condizione in cui le comunità rurali e l’ambiente trovino effettive opportunità di salvaguardia e di sviluppo.
CHE COSA CAMBIERA’ – Dopo che l’Odg è stato approvato dal Senato perché la direttiva europea sulla salvaguardia della salute umana possa diventare una legge, spetterà all’intesa tra i tre Ministeri dell’Ambiente, Agricoltura e Salute provvedere a redigere un nuovo testo di legge. L’obiettivo di quest’ultima sarà porre in primo piano non le tecnologie e il loro sfrenato uso insieme all’aumento delle produzioni, ma l’interesse della vita, la preservazione della salute e una grande attenzione al patrimonio alimentare italiano.
 

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