ROMA. Gli italiani, attenti ai diritti, dicono sì alle coppie di fatto. Lo riferisce il Rapporto Italia 2013 di Eurispes. Il 77,2% degli cittadini del Belpaese è favorevole alla tutela dei diritti delle coppie di fatto. La tutela giuridica alle coppie di fatto ottiene particolare favore positivo tra coloro che vivono nelle regioni centrali (83,2%), seguiti da quelli residenti nelle zone settentrionali (Nord-Est 79,7% e Nord-Ovest 78,6%), infine, con valori leggermente inferiori, si collocano le Isole (73,7%) e il Sud (69,7%). È questo un tema che accoglie il favore di coloro che esprimono preferenze verso le correnti politiche della sinistra (sinistra 86,1% e centro-sinistra 85,1%), rispetto al quale prendono le distanze gli italiani che prediligono le forze di centro (67,8%) e quelle di destra (destra 68,9% e centro-destra 71,7%).
DIVORZIO BREVE – Gli italiani favorevoli all’introduzione del divorzio breve sono passati dall’82,2% del 2012 all’attuale 86,3%. Lo spiega l’Eurispes nel Rapporto Italia 2013 diffuso oggi. L’introduzione del divorzio breve vede tra i piu’ convinti gli italiani del Centro Italia (90,6%), mentre i piu’ diffidenti – ma con valori che attestano comunque un alto grado di interesse – sono quelli che vivono nelle Isole (80,8%).
FECONDAZIONE ASSISTITA – La maggior parte degli italiani si dichiara favorevole alla fecondazione assistita: ben il 79,4% si dimostra propenso ad individuare ulteriori possibilità per realizzare il desiderio di maternità. Di contro, anche l‘eventuale interruzione di una gravidanza non prevista, attraverso la somministrazione della pillola abortiva (entro i primi due mesi di gestazione, senza bisogno di intervenire chirurgicamente) registra un aumento dei consensi: dal 58% dello scorso anno all‘attuale 63,9%. Rispetto alla fecondazione assistita i piu‘ favorevoli sono gli italiani di sinistra (86,7%) e del centro-sinistra (86,4%), seguiti dagli appartenenti al centro-destra (83,3%); con una distanza di circa dieci punti percentuali si ritrovano coloro che si dichiarano orientati a destra (72,1%) e al centro (71,1%). Si tratta prevalentemente di persone che vivono nelle aree centrali (82,8%) e settentrionali del Paese (Nord-Est 81,4% e Nord-Ovest. Le scelte degli italiani vanno in posizione opposte a quelle del Parlamento. Il nuovo governo saprà ascoltare anche queste voci? Vedremo.
di Stefania Melucci