BARI. Cosa sarebbe l’Italia se venisse a mancare l’apporto dei 4milioni di cittadini attivi che sono ovunque c’è “qualcosa da fare” per il bene della società? Nella sola Puglia l’esercito dei volontari è composto da ben 90mila uomini e donne. Si occupano di famiglia, disabili, cultura, ambiente, poveri, minori offrendo aiuto e difendendo i diritti negati. Per questo di volontariato non si può fare a meno e la pubblica amministrazione ne riconosce il valore e la funzione determinante.È di questa solidarietà a Km0 e dei suoi sviluppi che si discuterà nel convegno “Prospettive future per il volontariato”, organizzato dal Csv “San Nicola”, venerdì 9 novembre alle ore 18.00, presso Villa Romanazzi Carducci a Bari.Ne parleranno Rosa Franco, presidente del Csv “San Nicola”, Stefano Tabò, presidente del Coordinamento nazionale dei Centri di servizio per il volontariato – CSVnet,Vincenzo Tondi della Mura, ordinario di Diritto costituzionale all’Università del Salento – Lecce, Renato Frisanco, ricercatore sociale. Modererà Roberto D’Addabbo, coordinatore dell’Area Consulenza del CSV “San Nicola”. Al centro della discussione la necessità di ripensare i rapporti tra lo stato, il mercato e le libere organizzazioni dei cittadini per costruire un welfare della responsabilità efficace nella risposta ai bisogni e costruttore di valore. Ma anche l’impellenza di rivedere la legge quadro sul volontariato 266/91 nonché il libro I del codice civile, sempre meno in grado di offrire strumenti giuridici adeguati rispetto alle mutate esigenze delle organizzazioni di volontariato e di collaborazione tra queste e gli altri soggetti che partecipano all’edificazione della società. Durante il convegno sarà garantito il servizio di interpretariato LIS (Lingua Italiana dei Segni).W.M.