diversamente3NAPOLI – L’esperienza di rivivere la storia, attraversando i suoi luoghi, talvolta può essere solo un privilegio, per via delle barriere architettoniche. Dalla ricerca di accessibilità anche nei luoghi che per antonomasia e per difficoltà oggettiva sono sempre rimasti preclusi ai diversamente abili, Luca Cuttitta, speleologo napoletano, presidente dell’Associazione Speleologica La Macchina del Tempo, insieme ad Alejandra Meda, Andrea Scatolini, Cristiano Ranieri e Matteo Turci, conoscendo bene i limiti di accesso dei percorsi sotterranei di cui la città di Napoli è piena, porta da tre anni a questa parte persone con differenti disabilità alla scoperta del sottosuolo, dal Carso a Frasassi, passando per la Puglia e Napoli.
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L’appuntamento di Diversamente Speleo con i suoi ospiti speciali si è rinnovato così domenica 22 giugno: Camilla e Antonio sono stati i protagonisti della discesa nelle viscere di Palazzo Caracciolo d’Oppido, sede dell’Associazione Agorà, in via Carbonara 31, promotrice culturale del sito storico. Una volta acquedotto costruito dai greci circa 2500 anni fa, poi collegamento con la città di Napoli, le cui mura di cinta si trovavano proprio in via Carbonara, i sotterranei percorsi furono utilizzati da Belisario e circa mille anni dopo da Alfonso V d’Aragona per espugnare la città e conquistarla; negli Anni ’40 del ‘900 questi ambienti furono adibiti a rifugi antiaerei ed oggi, Diversamente Speleo, cunicoli e tunnel sotterranei, di difficile percorribilità con sedie a rotelle, li ha resi agibili grazie al progetto ambizioso e totalmente gratuito che si rivolge a persone diversamente abili e alle loro famiglie. «Non è di poco conto il solo cambiamento di ambiente per nostro figlio – ci dice Tammaro, il papà di Antonio, il primo ragazzino che scende grazie al team de La Macchina del Tempo – permettergli di interagire con tante persone e cambiare i suoi punti di vista lo aiutano e di questo ce ne accorgiamo subito».
Camilla è la seconda ragazzina che viene accompagnata giù nelle viscere. La squadra di accompagnatori, formata per intero da speleologi esperti, è guidata da Luca Cuttitta e coordinata dal Capo Soccorso Alpino della Campania.
Diversamente Speleo, con le donazioni e le raccolte di fondi, ha potuto procedere all’acquisto di tre barelle  che, dotate di speciali imbracature, ospitano adulti e ragazzi come Camilla e Antonio in maniera totalmente gratuita per tutta la famiglia. Donazioni importanti sono state ottenute grazie al musicista Leonardo De Lorenzo, presente anche egli all’evento e papà di Francesco, di 17 anni affetto da tetraplegia, per presentare “Waiting”, il suo ultimo lavoro discografico che riguarda l’attesa dei genitori nelle sale degli ospedali, nella speranza di ricevere buone notizie. «Waiting è un lavoro di solidarietà per tutte le madri e i padri che hanno a che fare con questo tipo di disagi – dice De Lorenzo – in questi frangenti si impara ad aspettare».
La giornata si è conclusa per tutti con la proiezione delle immagini in 3D delle esperienze di Diversamente Speleo alle Grotte di Frasassi e la presentazione di “Waiting”. «Tutto lo staff che lavora con noi è formato per intero da speleologi professionisti che prestano il loro servizio in maniera totalmente volontaria. – sostiene Cuttitta, dopo l’ultima spedizione della giornata – Sarà possibile consultare il sito di Diversamente Speleo per aggiornare il calendario delle prossime “discese” e contattarci per avere informazioni

di Claudia Di Perna

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