ROMA – E’ pronto il testo di legge delega sulla riforma del terzo settore che il ministro del Lavoro e Politiche sociali, Giuliano Poletti, porterà lunedì in Consiglio dei ministri. Lo riferisce l’agenzia Redattore Sociale, che sottolinea come nel testo siano presenti tutti i capitoli che erano stati annunciati già con le Linee guida pubblicate un mese e mezzo fa: il riordino delle norme civilistiche, il servizio civile, la fiscalità compensativa, e fra gli altri anche quelle disposizioni sulle imprese sociali che fino a qualche settimana fa pareva potessero essere stralciate dal testo per seguire un iter parlamentare diverso. Le norme sono, invece, nel testo e la riforma del terzo settore procederà congiuntamente per tutte le componenti di questo vasto e variegato mondo. Una riforma che continuerà a procedere a scadenze prefissate, perché al suo interno il testo di legge prevede espressamente i termini entro i quali dovranno essere emanati i decreti attuativi, quei provvedimenti chiamati concretamente a dare gambe alla riforma.
Dopo la chiusura, due settimane fa, della consultazione pubblica avviata con la pubblicazione, il 12 maggio scorso, delle Linee guida da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi, la valutazione dei vari contributi giunti da tutto il mondo del non profit e la redazione effettiva di un testo di legge è stata curata e coordinata dal sottosegretario al Welfare, Luigi Bobba. Come già nella fase iniziale, ha portato il suo contributo un gruppo di parlamentari particolarmente vicini, per storia personale o per incarichi attualmente ricoperti, al terzo settore: nel gruppo ci sono Edoardo Patriarca, Paolo Beni, Andrea Olivero, Bruno Molea, Francesca Bonomo, Davide Faraone, Federico Gelli, Stefano Lepri. L’ultimo incontro fra alcuni di loro e il sottosegretario Bobba c’è stata giovedì 26: una riunione alla quale ha partecipato anche il ministro per le riforme Maria Elena Boschi, che fin dal principio segue tutto l’iter, e che di fatto è servita a perfezionare il testo definitivo. Sempre Redattore Sociale riporta alcune dichiarazioni di parlamentare ed esponenti politici che stanno seguendo da vicino la vicenda: «Il testo è pronto e al suo interno ci sono tutti i capitoli che erano stati indicati nelle Linee guida, comprese le norme sulle imprese sociali», dice Edoardo Patriarca, mentre il responsabile welfare del Pd, Davide Faraone, spiega: «Io credo che siano tutte questioni che stanno insieme come un mosaico e ogni tessera è indispensabile per il quadro della riforma complessiva: la forza del provvedimento è che tiene dentro una serie di questioni sulle quali da anni si discute che si debbano produrre riforme, e che però non si era mai fatto». La riforma, dunque, sbarca in Parlamento.