ROMA. Dopo circa vent’anni dalla sua scomparsa il parroco antimafia di Brancaccio sarà beato. La causa di beatificazione di Don Pino Puglisi si è conclusa positivamente dopo essere stata aperta nel 1999, nel giorno della sua morte. Benedetto XVI ha infatti dato l’autorizzazione alla Congregazione per le Cause dei santi per la il decreto relativo al martirio di Puglisi perché ucciso “in odio alla fede”.  Tra i tanti incarichi ricoperti in vita, si ricordano quelli di pro-rettore del seminario minore di Palermo, direttore del Centro diocesano vocazioni, responsabile del Centro regionale Vocazioni e membro del Consiglio nazionale, docente di matematica e di religione presso varie scuole, animatore presso diverse realtà e movimenti tra i quali l’Azione cattolica, e la Fuci.
PRETE ANTIMAFIA. Erano le 20:45 del 15 settembre 1993 e il prete antimafia Don Pino Puglisi, nel giorno del suo 56esimo compleanno, mentre rientrava in casa , veniva ucciso dalla criminalità organizzata. Don Pino dopo essere diventato parroco della Chiesa di S. Gaetano a Brancaccio, a Palermo, aveva fondato il centro “Padre nostro” con il quale educava ragazzi e bambini ad aver successo nella vita anche senza essere criminali, ma semplicemente manifestando le proprie idee e i propri valori. Manovalanza sottratta alla criminalità organizzata per cui Don Pino riceveva continue minacce. Nelle omelie domenicali non perdeva occasione per combattere la mafia.

di Francesco Adriano De Stefano

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