Sul prato c’erano bicchieri, bottiglie, lattine, avanzi di cibo e tutto quello che certi cittadini lasciano dopo aver espresso il loro personale, dannoso, concetto di convivialità e divertimento. Ma raccogliere i rifiuti al Parco delle Acque sono arrivati volontari di “Plastic Free Pomigliano d’Arco”. Ieri mattina, 70 volontari provenienti anche dai comuni vicini (Castello di Cisterna, Mariglianella, Marigliano, Casalnuovo, Saviano, Somma Vesuviana, Pompei e Caserta), hanno raccolto 130 sacchi di spazzatura: non solo i resti di estemporanei e selvaggi pic-nic all’aperto, ma anche cartone, vetro e molto materiale ingombrante. “Siamo riusciti a trasportare da soli gran parte dei rifiuti di grosse dimensioni, il resto sarà prelevato dal servizio comunale di raccolta rifiuti, così come i sacchi che abbiamo riempito – spiega Francesco Gallina, delegato “Plastic Free” per Pomigliano d’Arco – stiamo creando un’importante sinergia tra i cittadini dei comuni del territorio che rispettano le regole, il vivere civile e l’ambiente. Chiedo a tutti coloro che credono in questi valori, di unirsi a noi nel corso delle prossime giornate di raccolta – prosegue il delegato – così come hanno fatto molte persone che si trovavano al Parco: si sono unite a noi, con slancio ed entusiasmo”.

Il prossimo appuntamento “Plastic Free” in Campania è fissato per domenica prossima a Castel Volturno, a partire dal Flava Beach, la spiaggia più ampia della città balneare, per ripulire cinque chilometri del litorale prima dell’inizio dell’estate. L’associazione di volontariato, che ha l’obiettivo di aumentare la percezione nelle persone sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica, in particolare quella monouso, invita tutti a partecipare attivamente e ad iscriversi gratuitamente a https://www.plasticfreeonlus.it/…/23-mag-castel-volturno/ . “Oggi non è più possibile girarsi dall’altra parte. Oggi bisogna stare dalla stessa parte – afferma la neo-volontaria Nunzia Napolitano – è necessario ed urgente attirare e amplificare l’attenzione della società verso le questioni ambientali affinché tutti diventino promotori e agenti di un reale cambiamento, per fornire un contributo tangibile e trasformare il territorio in un posto vivibile e per non morire sommersi dalla plastica”.

di Mirella D’Ambrosio