ROMA – I gorilla meritano appieno l’appellativo di “re della foresta” perché oltre alle imponenti dimensioni e all’indiscutibile forza, hanno anche una grandissima intelligenza. Le due specie oggi esistenti di gorilla vivono in Africa equatoriale, separate da circa 900 km di foresta del Bacino del Congo: si tratta del gorilla occidentale e del gorilla orientale. Ricoprono un ruolo cruciale nella biodiversità locale, spostandosi attraverso grandi territori e aiutando, per esempio, la diffusione e germinazione degli alberi dei frutti di cui si nutrono.
Dopo scimpanzé e bonobo, i gorilla sono i nostri parenti più prossimi. Il commercio di “bushmeat” (carne da animali selvatici), che avviene in tutta l’Africa occidentale e centrale, è oggi la più grave minaccia per i gorilla. La carne di gorilla, di scimpanzé, di antilope e di molti altri animali è infatti un cibo ricercato nei mercati clandestini di molti paesi, e viene venduto a prezzi da capogiro.
In più, ogni anno perdiamo circa 700.000 ettari di foreste a causa della deforestazione e del taglio illegale di alberi. Una superficie enorme, che corrisponde a tre volte il Belgio, viene distrutta, sottraendo così anche spazi ed habitat a moltissime specie animali, tra cui quella dei gorilla. Deforestazione e taglio illegale a loro volta sono legati allo sfruttamento delle risorse del sottosuolo, tra cui oro, diamanti, petrolio e minerali richiesti e usati dall’occidente per i beni elettronici di largo consumo. Condurremo la lotta al bracconaggio grazie all’acquisto di attrezzature per i ranger. Intensificheremo le azioni di contrasto e denuncia della deforestazione illegale. Destineremo il tuo contributo dove c’è più bisogno.
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