Un percorso incentrato sulla corresponsabilità educativa con protagonisti ragazzi dai 14 ai 17 anni dei quartieri di San Pietro a Patierno, Poggioreale, il Rione Sanità e il territorio di Sant’Arpino/ Casoria ai quali è stata data la possibilità di costruirsi un proprio avvenire. Il progetto SuPerStrada ha rappresentato negli ultimi 3 anni un’opportunità di riscatto per centinaia di giovani delle periferie che avevano interrotto gli studi e che rischiavano di vedersi precluso ogni possibilità di futuro. A loro disposizione sono stati messi vari strumenti d’apprendimento, un vero e proprio know how, volti a sviluppare varie competenze professionali e didattiche. Dal laboratorio Pizza Hub per la preparazione della tipica pietanza partenopea all’approfondimento dell’inglese con viaggi studio. Dall’approfondimento dell’arte fotografica a quella musicale passando per lo sport a stage in varie aziende ad esempio nel settore logistico: i ragazzi coinvolti in SuPerStrada hanno potuto scegliere il proprio avvenire e coltivare i propri interessi grazie all’opera di vari enti che sono riusciti a fare rete in questo progetto cofinanziato. È proprio grazie alle relazioni tra le diverse realtà che esiste la Scuola del Fare “Giulia Civita Franceschi’’ composta dall’Impresa Sociale Con i Bambini che ha selezionato il progetto SuPerStrada attraverso il bando di “iniziative di cofinanziamento’’, la Fondazione di Comunità San Gennaro e la Fondazione Alberto e Franca Riva parte attiva del contesto.

L’evento conclusivo – Nel pomeriggio di lunedì l’evento conclusivo del percorso all’istituto salesiano E. Menichini di via Don Bosco alla presenza del Ministra per il Sud Mara Carfagna, che ha salutato i giovani intrattenendosi con loro. A prendervi parte anche le varie fondazioni coinvolte, il coordinatore del progetto Pasquale Calemme, moderatore degli interventi, le cooperative dei territori da cui provengono i ragazzi – Casa dei Cristallini Aps, cooperativa sociale Il Millepiedi, Il Grillo Parlante Onlus – con l’intermezzo musicale dell’orchestra Sanitansamble. «Sono felice di partecipare a quest’evento conclusivo per due ragioni – le parole della Carfagna – la prima, è che questo progetto smentisce lo stereotipo dei ragazzi del sud condannati all’emarginazione o peggio ancora alla delinquenza. La seconda che è appena scaduto un bando finanziato dal Ministero per il Sud proprio rivolto alla povertà educativa, che nel concreto rappresenta l’impossibilità per tanti bambini ragazzi e adolescenti di frequentare le scuole, di relazionarsi con altri coetanei, di scoprire i propri talenti». Tante le testimonianze tese a dimostrare come un progetto educativo del genere davvero può cambiare la vita a giovani apparentemente senza prospettive. Tra questi Kevin, ragazzo di soli 16 anni del Rione Amicizia. «Ho cominciato questo viaggio 3 anni fa, ero alle medie. Sono riuscito a intravedere una strada, per questo mi sono iscritto all’Istituto Alberghiero riuscendo ad avere anche dei contratti di lavoro».

Gli addetti ai lavori –  Dalla Casa dei Cristallini ecco la soddisfazione espressa da Francesca. Il suo impegno e delle altre figure di riferimento per i giovani dimostrano che davvero per i ragazzi si possano aprire opportunità positive. «Ci siamo occupati dei Neet che non lavoravano né studiavano e attraverso dei laboratori abbiamo scovato tanti talenti». Per Marco Rossi- Doria, presidente dell’impresa sociale Con i Bambini «bisogna fare una proposta. C’è una domanda di presa in carico di competenze per aprire le strade della vita ed è a questa che bisogna rispondere». «Ci siamo accorti in certi casi che in una media di 20 persone che si iscrivevano agli istituti professionali, sono 5 arrivavano al diploma. La cosa più brutta per i ragazzi è essere convinti di non sapere far nulla. Ecco perché si sono uniti i vari enti» il concetto, altrettanto importante, espresso da Mario Cappella, presidente della Fondazione Comunità di San Gennaro. «L’idea di stare insieme, di condividere, per dare un’opportunità ai ragazzi ci ha convinto a partecipare al finanziamento del progetto SuPerStrada», così Antonio Riva, presidente della Fondazione Alberto e Franca Riva.

di Antonio Sabbatino

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