A.N.E.A. e il Comitato Terra Dea denunciano il taglio di alberi in varie zone del Comune di San Sebastiano. Di seguito il loro comunicato stampa:

“Il 22 aprile è stata la “Giornata della Terra” un giorno dedicato alla salvaguardia dell’ambiente, istituito nel 1970, poiché già allora l’umanità si rese conto che occorreva iniziare a proteggere l’ambiente anziché distruggerlo.

Purtroppo, a distanza di 54 anni, il comportamento umano spesso va nella direzione opposta.

Ne è un esempio, quello che sta avvenendo nel Comune di San Sebastiano al Vesuvio e non solo, dove pini marittimi, per di più protetti anche da leggi ambientali, vengono abbattuti al ritmo di decine di alberi al giorno.

Il Comune di San Sebastiano continua a decimare il suo patrimonio arboreo in tutto il suo territorio, in particolare in via Libertà.

A.N.E.A. Associazione Nazionale Energia e Ambiente  e il Comitato Terra Dea hanno indetto delle manifestazioni per manifestare contro questa mentalità distruttiva e chiedono all’attuale amministrazione, di ritornare a far valere la coscienza ambientale, che per anni aveva contraddistinto il Comune, che veniva una volta definito “la piccola Svizzera”.

Tempo fa, A.N.E.A.  aveva già denunciato gli inutili e distruttivi abbattimenti di alberi da parte di altri Comuni, come quello adiacente di Ercolano.  Diversi alberi erano infatti stati eliminati nelle zone di Via Doglie, in Corso Resina, dove, la ditta che aveva rifatto la pavimentazione, aveva estirpato tutti gli alberi esistenti.

Infatti nel prestigioso Comune del Parco Archeologico, come se già non bastasse tutto questo, veniva deturpata anche la villa comunale, dove alberi secolari erano stati anch’essi vittime delle motoseghe. Per completare l’opera infine è tuttora in corso l’abbattimento di alberi in Via Benedetto Cozzolino, dove sono stati tagliati già 54 pini marittimi e il progetto prevede, il taglio di quasi tutti i 400 pini che danno ombra alla strada nelle ormai infuocate giornate estive.

Veri oltraggi al verde pubblico, fatti anche con i mezzi dei Comuni, che dovrebbero servire per curare gli alberi anziché abbatterli. Senza quindi tenere in nessun conto del prezioso contributo che gli alberi danno per la mitigazione delle temperature in estate e per la qualità dell’aria, poiché assorbono gran parte delle sostanze inquinanti, sia nell’aria che nel suolo.

A.N.E.A.  fa notare che, proprio a causa del cambiamento climatico, gli alberi diventano sempre più preziosi e indispensabili per mantenere le temperature più accettabili nelle torride estati, che ormai diventano sempre più soffocanti, ma questo sembra non interessare chi prende determinate decisioni, per di più utilizzando i soldi dei contribuenti.

Continuano quindi a sparire alberi anche centenari, piantati dai nostri genitori e che avrebbero dovuto dare ossigeno anche ai nostri figli. 

Il Comitato Terra Dea e A.N.E.A. chiedono l’aiuto dei cittadini per difendere gli ultimi alberi rimasti sul territorio dei Comuni interessati, perché è un dovere di tutti noi lasciare la terra a chi verrà dopo in condizioni ambientali vivibili, poiché il nostro pianeta non ci è stato dato in proprietà dai nostri antenati ma in prestito dai nostri discendenti”.

 

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