ROMA. In Italia nell’anno scolastico 2011-2012 sono circa 145 mila gli alunni con disabilità. Lo rivela l’Istat, in particolare nella scuola primaria sono circa 81 mila (pari al 2,9% del totale), in quella secondaria di primo grado sono 63 mila (il 3,5% del totale). In ambedue i casi si rileva un aumento di 0,1 punti rispetto all’anno precedente. Le ore di sostegno sono poche, visto che il 9% delle famiglie degli alunni diversamente abili chiede un aumento della programmazione. Per quanto riguarda i problemi che presentano gli alunni, tra i più frequenti, in entrambi gli ordini scolastici considerati, ci sono «il ritardo mentale, i disturbi del linguaggio, quelli dell’apprendimento e dell’attenzione». Per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno, secondo le stime del ministero della Pubblica Istruzione, poco più di 65 mila insegnanti di sostegno. In entrambi gli ordini scolastici, i docenti, aggiunge l’Istat, essi svolgono attività di tipo didattico con l’80 per cento degli alunni con disabilità. Si conta, però, una quota degli alunni, che varia tra l’8,2% della scuola primaria e il 7,2 per cento della scuola secondaria, con cui l’insegnante di sostegno svolge prevalentemente attività di tipo assistenziale.
ORE SOSTEGNO NORD E SUD – Chi ha più ore di sostegno? Nel Mezzogiorno è stato assegnato agli alunni con disabilità un numero di ore di sostegno «maggiore di quello medio: 13,3 ore medie settimanali nella scuola primaria e 10,7 nella secondaria di primo grado». È quanto dice l’Istat in una nota. Va male il centro con un numero di ore di sostegno più basso (rispettivamente 10,1 e 8,0 ore medie settimanali). Infine il Nord ha 10,3 ore medie settimanali nella scuola primaria e 8,3 ore nella scuola secondaria di primo grado. Il 9%Le famiglie degli alunni con disabilità, conclude l’Istat, ha fatto ricorso per ottenere un aumento delle ore di sostegno. Il 14,8% degli alunni con disabilità della scuola primaria ha cambiato insegnante di sostegno nel corso dell’anno scolastico, percentuale che scende al 10% per gli alunni con disabilità  della scuola secondaria di primo grado.
di Stefania Melucc

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