ROMA. Contrasto alla dispersione scolastica, riutilizzo sociale dei beni confiscati, innovazione sociale su carcere e disagio familiare, ma anche sostegno alle reti di volontariato, costituzione di nuove fondazioni di comunità nel Mezzogiorno e nuove modalità di partecipazione ai bandi. Sono queste le sfide che la Fondazione con il Sud ha lanciato per il 2013 nel documento programmatico annuale prevedendo uno stanziamento di risorse pari a 18,5 milioni di euro. Fondi in leggera flessione rispetto all’anno precedente, ”in ragione del contesto finanziario internazionale – spiega la Fondazione -, ma che consente comunque di sostenere il programma 2013 in maniera adeguata alle esigenze sia di impatto sul territorio, che di portata in termini di visibilità delle iniziative”.
I TEMI. Riguardo ai temi, di particolare importanza gli interventi di recupero dei minori fuoriusciti  dall’obbligo scolastico e di prevenzione della dispersione scolastica, potenziando il ruolo degli istituti scolastici sin dalla fase di progettazione iniziale e delle famiglie. Per il bando educazione giovani 2013, la Fondazione ha previsto uno stanziamento di 4,5 milioni di euro e ”sarà rivolto alle organizzazioni di volontariato e terzo settore per la costituzione di partnership che vedano coinvolti altri soggetti quali istituti scolastici, istituzioni locali, università, e altri operatori interessati”. Altri 4,5 milioni di euro, invece, verranno destinati per i progetti di rivolti alla valorizzazione e alla sostenibilità dei beni confiscati alle mafie. ”Il bando – spiega la Fondazione – sarà rivolto esclusivamente all’utilizzazione dei beni già assegnati e privi di ipoteche o altri vincoli, sui quali possano essere attivate azioni sia di valorizzazione e potenziamento di iniziative già in essere, che di avvio di nuove attività”. Al sostegno ai programmi e alle reti di volontariato la Fondazione ha destinato 5 milioni di euro, ma ”non verranno sostenuti progetti specifici – specifica la Fondazione -, quanto piuttosto interventi tesi al rafforzamento dell’attività principale svolta dalle organizzazioni e dalle reti di volontariato, che operino su base territoriale e tematica, finalizzati ad amplificare l’impatto sociale sul territorio meridionale delle reti di volontariato e lo sviluppo delle comunità, favorendo ove possibile la sperimentazione di nuove modalità di lavoro e cooperazione”. Come per i bandi precedenti, inoltre, è prevista la collaborazione con il CSVnet, nella fase di  accompagnamento, predisposizione delle domande e rendicontazione alle reti ed organizzazioni di volontariato beneficiarie. La Fondazione, infine, ha introdotto anche una nuova procedura di partecipazione ai bandi prevedendo, in sostituzione alla spedizione cartacea delle proposte di progetto, la compilazione e l’invio online della documentazione. Chi prevede di partecipare ai bandi 2013, sia come soggetto responsabile sia come partner della proposta progettuale, può già iscriversi al sito.

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