NAPOLI- E’ previsto per lunedì 15 ottobre, nelle sale di Casa Tolentino, il terzo convegno nazionale promosso dalle Reti della Carità. Reti della carità è un insieme, non costituito, di realtà e persone di tutta Italia accomunate dall’esperienza tangibile e quotidiana della carità. In cinque anni di cammino abbiamo realizzato numerosi incontri itineranti concentrandoci in particolare sui temi della povertà e dell’accoglienza avendo sempre come prospettiva l’idea rilanciata da Papa Francesco di una chiesa come ospedale da campo, una Chiesa povera per i poveri con i poveri.
Quello di Napoli è il terzo convegno nazionale, dopo quelli di Bologna sulla povertà (2016, con l’arcivescovo della città, Matteo Maria Zuppi) e di Roma sull’accoglienza (2017, con l’arcivescovo
di Palermo, Corrado Lorefice). Il convegno di Napoli arriva a conclusione di un percorso fatto nel 2018 da Reti della carità e incentrato proprio sulla questione giovanile, vista soprattutto in chiave di occupazione lavorativa nelle regioni del Sud Italia e di cosa possa fare la Chiesa per essere “al servizio” di queste problematiche. In questi mesi, ci siamo ritrovati a lavorare potremmo dire “in parallelo” con la preparazione del Sinodo dei giovani. In particolare, sottolineiamo che uno dei punti, il numero 155, del documento INSTRUMENTUM LABORIS intitolato: “I GIOVANI, LA FEDE E IL DISCERNIMENTO VOCAZIONALE”, elaborato per il Sinodo dei vescovi sui giovani e pubblicato lo scorso 19 giugno, arriva da una sollecitazione elaborata proprio dalle Reti della carità.