di Walter Medolla

NAPOLI. Sarà la fiamma di una candela a ricordarli, un’onda di luce che parte da un emisfero della terra per arrivare all’altro capo del mondo. E’ questa l’iniziativa scelta per  il “BabyLoss Awareness Day”, la giornata mondiale della consapevolezza delle morti infantili e perinatali. Nata in Gran Bretagna oltre 10 anni fa per volere di diverse associazioni, la giornata del ricordo (in realtà l’intero mese di ottobre vi è dedicato ) ha preso piede in tutto il mondo, diventando un momento altamente simbolico per tanti genitori. «Il mese della consapevolezza sulla morte infantile e sulla perdita in gravidanza – dice Claudia Ravaldi , presidente dell’associazione Ciao  Lapo, realtà nata per offrire assistenza alla donna, alla coppia e alla famiglia colpite da lutto infantile – ha l’obiettivo di focalizzare l’attenzione  su eventi quali morte intrauterina, aborto, morte neonatale e morte improvvisa del lattante (sudden infant death syndrome, SIDS), rappresentando un’ opportunità per informare, insegnare, educare, sostenere la causa e dare una spinta nella direzione della ricerca e della prevenzione. Anche piccole iniziative locali come un’onda di luce o una camminata della consapevolezza possono avere un impatto sulle realtà locali».

L’APPELLO. Anche le perdite infantili e perinatali finiscono nelle statistiche e i numeri ci raccontano che nel terzo trimestre di gravidanza, 1 gestazione su 270 sfocia tragicamente in morte intrauterina, il dato sale fino ad arrivare a un totale di 200mila,  in un anno, durante  i primi tre mesi di gravidanza. Numeri che pesano e che devono far riflettere. Per tenere sempre vivo il ricordo di questi piccoli, basta un semplice gesto:accendere una candela alle 19 di oggi.«L’Onda di Luce è un concetto creativo nato da una idea delle associazioni inglesi – spiega ancora Claudia Ravaldi- : se in tutto il mondo ogni partecipante accende una candela alle ore 19 locali e la mantiene accesa per un’ora, per tutta la giornata del 15 Ottobre un’onda di luce attraverserà il globo, illuminando progressivamente tutto il pianeta, un fuso orario dopo l’altro. Si tratta di un modo simbolico per sentirsi idealmente uniti con molte altre persone nel mondo, accomunate da un lutto che invece abitualmente isola: la morte di un bambino».

PER SAPERNE DI PIU’:

http://www.babyloss.info/

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