BOLOGNA. Dalle terre bolognesi insieme per gridare, ancora una volta, “no” alla violenza maschile sulle donne. Ecco il fine della campagna di comunicazione “Noi no” uomini contro la violenza delle donne, promossa e finanziata dalla Fondazione del Monte e dall’associazione Arianna, con il patrocino del comune e della provincia di Bologna.
L’ INIZIATIVA. La campagna, mira a coinvolgere e sensibilizzare il maggior numero possibile di uomini e lo fa attraverso il social network per eccellenza, Facebook, e in città con manifesti affissi per le strade rappresentanti volti maschili con tre verbi chiave: minacciare, umiliare e picchiare con le rispettive spiegazioni sul dizionario. Diversi i personaggi illustri che hanno aderito al progetto tra cui gli attore Stefano Benni, Ivano Marescotti, il regista Giovanni Veronesi, Vinicio Capossela e il calciatore Alessandro Diamanti. «L’idea diffusa – spiega Annamaria Tagliavini dell’associazione femminista Orlando – è quella per cui violenza sia soltanto l’atto fisico. Ma anche far temere che possa succedere qualcosa, avvilire la compagna o la sorella o l’amica è un gesto di violenza. Abbiamo bisogno di una vera rivoluzione culturale nel nostro paese – continua- le donne hanno fatto molto, ora è arrivato il momento di responsabilizzare gli autori di queste violenze».
I DATI. Secondo recenti ricerche dell’ Istat, tra gli uomini che più esercitano violenza sulle donne ci sono i partner e gli ex partner, autori anche di molti stupri. In Italia si registrano circa 6 milioni 743 mila donne, tra i 16 e i 70 anni, vittime di violenze fisiche e sessuali. Questi sono solo alcuni dei dati preoccupanti che rilevano la necessità di porre un freno ad un fenomeno ancora troppo diffuso.
PER SAPERNE DI PIU’
http://www.noino.org/index.php

di Sabrina Rufolo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui