legambienteROMA- Tante iniziative lungo la Penisola per ripulire strade e piazze dai rifiuti e dal degrado e ricordare che l’ambiente è un bene comune.
E’ il lungo week-end di pulizia di “Puliamo il Mondo”, la campagna di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente, che da oltre 20 anni coinvolge migliaia di volontari per ripulire dai rifiuti spazi urbani e aree verdi all’insegna del senso civico, della socialità e dell’integrazione. E’ stata prorogata al 31 agosto la scadenza per partecipare a Puliamo il Mondo, arrivato in Italia nel 1993 grazie a Legambiente. L’iniziativa “Clean up the world” rappresenta una delle campagne di sensibilizzazione più importanti dell’associazione che durante le giornate della manifestazione riesce a coinvolgere su tutto il territorio nazionale un numero molto elevato di persone, associazioni, comuni, giovani, scuole sui temi dell’educazione al rispetto dell’ambiente.
Un’occasione per stringere alleanze e alimentare esperienze di cittadinanza attiva. Puliamo il Mondo coinvolge ogni anno oltre 120 Stati che si danno appuntamento per dare un segnale concreto di voglia di fare e di cambiamento. In Italia, l’edizione del 2015 ha visto coinvolte 600 mila persone, distribuite in 1.700 realtà comunali che hanno ripulito e restituito alla comunità circa 4.000 aree.
L’edizione di quest’anno sarà dedicata all’abbattimento delle “barriere” di ogni natura, prime fra tutte quelle culturali ed etniche. Il coinvolgimento di migranti, rifugiati, richiedenti asilo, e tutti quei soggetti e realtà che lavorano direttamente per l’accoglienza e l’inclusione è presupposto essenziale per la realizzazione dell’obiettivo. “Siamo convinti- dicono dall’ associazione – che il fenomeno delle migrazioni non è e non sarà un’emergenza momentanea, ci riguarda e ci riguarderà tutti da vicino e per lungo tempo, come esseri umani, come comunità solidali, ma anche e soprattutto come ambientalisti”.
I cambiamenti climatici sono ormai considerati tra le principali cause che spingono le popolazioni ad abbandonare i propri territori, con una tendenza in forte aumento che potrebbe raggiungere la cifra di 200 milioni di “profughi ambientali” nel 2050. “Per questo abbiamo deciso di utilizzare questa iniziativa per lanciare insieme un messaggio di solidarietà, multiculturalità ed accoglienza. Pensiamo che l’edizione di quest’anno possa rappresentare un’occasione per ribadire il fatto che chi vive un territorio ha il diritto a decidere e contribuire attivamente a determinare il suo futuro, indipendentemente dalla sua nazionalità, etnia, religione”.
Per chi volesse avere maggiori dettagli sulle modalità di partecipazione, è possibile consultare il sito www.puliamoilmondo.it o scrivere all’indirizzo puliamoilmondo@legambiente.it

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