lars2SALERNO – Sono armati di pentole e volontà e nulla sembra scoraggiarli. Conoscono tutte le ricette a memoria. Mettono l’acqua sul fuoco, impiattano la pasta, tagliano il pane, ripuliscono la cucina e si coordinano tra piatti e fornelli come una vera e propria squadra. Sono i cuochi speciali della Residenza socio-assistenziale Lars a Sarno, capitanati dallo chef Raffaele Buonaiuto, che da alcuni mesi, tiene un corso al centro. Antonella, da grande sogna di diventare cuoca ed elenca passo dopo passo la ricetta del suo dolce preferito, il creme caramel. Vincenza, invece, ricorda quanto sia importante prestare attenzione: «il fuoco è pericoloso, bisogna fare le cose con calma». Sembrano essere orgogliosi di quello che fanno, impettiti nella divisa bianca, tra serietà e sorrisi che scoppiano di gioia.

LO CHEF – «E’ più di un anno che insegno a questi ragazzi – dichiara lo chef Buonaiuto – e con tanta pazienza e dedizione, con piccoli passi, siamo riusciti a raggiungere risultati importanti. Hanno imparato ad utilizzare tutti gli strumenti del mestiere, e sono diventati più autonomi. Con il tempo, si è creata una vera e propria simbiosi, lavoriamo e ci divertiamo creando». Un’attività ludica e terapeutica, basata sulla terapia occupazionale, che mira a favorire il processo di responsabilizzazione e a rafforzare l’autonomia personale, le abilità cognitive e che non si ferma qui, toccando tutti gli aspetti della vita quotidiana. Infatti, i ragazzi partecipano anche a laboratori di ceramica, nuoto, danza, musica, teatro, educazione stradale e taglio e cucito.

LA DIRETTRICE – «Il percorso alla Residenza Lars – dichiara la Direttrice Nilde Renzullo – ha l’obiettivo anzitutto di abbattere il pregiudizio sulle diverse abilità con un lavoro che miri all’inclusione ed all’integrazione attraverso un confronto continuo anche con le scuole. Ogni progetto porta in sé la volontà di coinvolgere quante più realtà possibili per creare una rete sociale. I nostri ragazzi insieme alle loro famiglie sono al centro del lavoro che si compie. Periodicamente ci sono degli eventi, delle manifestazioni che vanno a concentrare in un unico momento l’essenza di ciò che si fa quotidianamente nella nostra struttura. Le attività giornaliere sono indirizzate allo sviluppo ed al miglioramento delle autonomie, dell’autostima per un percorso di indipendenza. La cosa più bella è vedere i ragazzi attivi, reattivi e felici. E’ un coinvolgimento appieno fatto di emozioni».

di Carmela Cassese

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