di Francesco Gravetti
ROMA. L’Assemblea Generale del Commercio Equo e Solidale (Agices) presenta il Rapporto nazionale 2012, la più completa e aggiornata fotografia che mostra i volumi, l’andamento e i valori del fair trade italiano. Con i suoi 90 Soci distribuiti in 15 regioni italiane italiane, Agices rappresenta un movimento con una diffusa presenza sul territorio: una rete che si avvale di oltre 247 Botteghe del Mondo, punti vendita di prodotti del commercio equo ma anche luoghi di informazione che presidiano la relazione con i cittadini, la istituzioni e la società civile.
I DATI. Secondo i dati di Agices 2012 (che si riferiscono alle attività dei soci del 2010), i numeri del commercio equo italiano sono in crescita: in particolare il fatturato totale registra un aumento del 3%. A questo corrisponde un aumento del 19% delle importazioni dal Sud del mondo, del 4% delle spese che le organizzazioni equo-solidali hanno fatto per le attività di informazione e del 3% del numero di occupati in questo settore. In questo scenario, i ricavi da vendita di prodotti fair trade costituiscono il 90% del totale: il
restante 10% (in espansione rispetto all’anno precedente) è rappresentato da vendita di prodotti non del commercio equo (economia sociale italiana, biologico, filiera corta) e da altri ricavi (servizi).
I POSTI DI LAVORO. Nel 2010 le organizzazioni equosolidali hanno garantito uno spazio di lavoro a oltre mille persone in tutta Italia e investimenti a livello aggregato nazionale di circa 13 milioni e 300mila euro, registrando una diminuzione di 20 unità a fronte di un aumento della spesa per il lavoro di oltre 420.000 euro. I volontari, in ogni caso, in aumento costante negli ultimi anni, continuano  a essere una risorsa fondamentale per le attività economiche e di sensibilizzazione delle organizzazioni di commercio equo e solidale.
PER SAPERNE DI PIU’:
L’Agices

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