femminicidioNAPOLI – “La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”, diceva Isaac Asimov. E quella sulle donne, nemmeno a dirlo, sembra essere il covo di un numero di persecutori sempre più crescente. Il ruolo delle nuove tecnologie, inoltre, ha sicuramente favorito l’incremento di atti persecutori comunemente conosciuti come stalking, che sommati alla violenza domestica e alle molestie sessuali subite da molte donne durante l’infanzia, generano un calderone in cui retaggio culturale e tutela patriarcale si fondono. Il risultato è disastroso se si pensa che questo tipo di abusi, nonostante siano molto diffusi, raramente vengono segnalati alle autorità. Le conseguenze sociali ed economiche delle mancate denunce sono enormi, poiché diventa impossibile fare una stima precisa riguardo il numero di donne vittime di maltrattamenti, e mettere a punto un lavoro di prevenzione psicologico, sanitario e giuridico adeguato.  Secondo una ricerca condotta dall’European Institute for gender Equality (EIGE) dal titolo “Stimare i costi della violenza di genere nell’Unione Europea”, partendo da dati relativi all’Inghilterra, si è scoperto che il costo della “violence against women” nel rapporto di coppia è pari a 13,5 miliardi di euro, e aumenta sino a quasi 30 miliardi se si prende in considerazione la violenza in tutte le sue sfaccettature, per una cifra europea il cui totale equivale a ben 226 miliardi. Proprio all’EIGE, inoltre – che ha sede nella capitale lituana di Vilnius – verrà finalmente istituito uno Sportello antiviolenza europeo. Una struttura che rappresenta un primo step per monitorare non più solo su base nazionale un tema che richiede urgenza, e che se esteso a livello comunitario, potrebbe portare all’approvazione di un’eurodirettiva volta a uniformare le legislazioni nazionali, per far sì che la lotta alla violenza di genere venga condotta con la stessa incisività.

LE INIZIATIVE – Anche a livello locale, nei piccoli centri abitati, qualcosa si muove, per fortuna. Molte saranno infatti le iniziative realizzate in occasione del 25 Novembre: Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Tra queste, l’evento #VocealSilenzio: parole contro il femminicidio, ideato per gridare “basta” agli abusi, agli omicidi, e alla ferocia di uomini senza controllo. #VocealSilenzio nasce da un semplice topic aperto sulla bacheca meet up Amici di Beppe Grillo di Ottaviano, ed ha poco a poco raccolto numerosi consensi. Un’idea che ha preso forma grazie al passaparola, e alla collaborazione organizzativa dell’associazione di volontariato a 360° “DiamoUnaMano” e dei cittadini attivi oltre che di Ottaviano anche di Terzigno, San Gennaro, Somma e San Giuseppe Vesuviano. L’iniziativa, che si nella Sala Oratorio “don Bosco” di Terzigno a partire dalle ore 19.00, vuole essere un barlume di speranza, una luce proiettata sui volti di chi ancora si nasconde da un marito brutale, un padre padrone, un compagno vigliacco che fa del male alla propria donna “per sentirsi grande”.

IL PROGRAMMA – Ad aprire la serata sarà la performance teatrale dell’ “Accademia Vesuviana del Teatro di Gianni Sallustro”, la quale intratterrà i presenti con monologhi incentrati sul tema del femminicidio, tratti dal teatro di Eduardo de Filippo e interpretati dagli attori Ester Nisi, Anna Ammaturo e Gennaro Lazzari. Seguiranno gli interventi di psicologi e avvocati, volti a dare all’iniziativa un’impronta di tipo legale attraverso la voce di Laura Esposito, che illustrerà gli aspetti giuridici legati al femminicidio e non solo: si rifletterà sui meccanismi distorti che trasformano l’amore in ossessione, e che danno vita a realtà pericolose quali stalking, pressione fisica e psicologica, violenza domestica. A tale scopo, verranno proiettati stralci di “A letto con il nemico”, celebre film del 1991 con Giulia Roberts nei panni della protagonista, incentrato sulla figura di Laura, moglie in fuga da un marito che le rende la vita un inferno, fino al tragico epilogo. Gli stessi stralci, verranno commentati dal Dottor Eduardo Ammendola per mettere in luce le difficili dinamiche che si innescano nella coppia nei momenti di peggiore crisi relazionale. Prenderanno parte alla serata, inoltre, le presidenti Lisa Gianetta dell’associazione “Ferma le tue mani” ed Elisa Russo dell’associazione “La Forza delle donne”. Un appuntamento significativo, dunque, quello di Mercoledì 25, per dare voce a chi continua a subire e non riesce a voltare pagina, per smuovere le coscienze, per celebrare la lotta alla vita e scongiurare omicidi come quello di Enza Avino: giovane terzignese assassinata a colpi di pistola dall’ex compagno pochi mesi fa, e lasciata morire in una pozza di sangue. Ed è proprio da Terzigno, luogo simbolo di una tragedia così efferata, che vuole partire la marcia di cittadini e associazioni dei paesi limitrofi contro il silenzio che uccide. «Da anni – spiega il presidente Vittorio Emanuele Iervolino – DiamoUnaMano si impegna sul territorio per aiutare chiunque abbia bisogno di sostegno, una spalla su cui poggiarsi, una mano che afferri la loro nell’immediato. Quando ho saputo della morte di Enza Avino, mi sono sentito scosso e al contempo impotente. Avrei voluto fare di più, e ho sperato che una telefonata ricevuta prima che accadesse l’irreparabile mi informasse delle difficoltà che questa giovane vittima stava attraversando. Purtroppo, non è stato così. Ci vogliono più fatti e poche parole. Più impegno da parte di uno stato troppo spesso assente. DiamoUnaMano sta lavorando a un progetto che verrà illustrato nella serata di Mercoledì, e che si propone di offrire assistenza legale gratuita alle donne che avranno il coraggio di denunciare».

 

 di Francesca Coppola

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui