NAPOLI – Violenza e scontri tra immigrati e polizia a Napoli est. Una trentina di nordafricani – in attesa di ottenere lo status di rifugiato politico -, ha fatto irruzione negli uffici per l’immigrazione di via Galileo Ferraris dove la commissione territoriale – che aveva già rigettato una volta la loro istanza – stava per decidere sull’appello. Davanti all’invito dei poliziotti di uscire dagli uffici gli animi si sono scaldati passando alle vie di fatto. Una vera e propria battaglia. Una decina di agenti sono rimasti feriti e un’auto della polizia è stata danneggiata.
ARRESTI – Cinque immigrati nordafricani, protagonisti degli scontri nell’ufficio immigrazione di Napoli, sono stati arrestati. Nei loro confronti vengono mosse le accuse di danneggiamento aggravato di beni della Pubblica amministrazione, lesioni aggravate a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.
«EMERGENZA NORDAFRICA» – I nordafricani fanno parte di un contingente di 1200 cittadini approdati in Italia nell’ambito della cosiddetta «Emergenza Nordafrica» e sono alloggiati negli alberghi di Melito, nel Napoletano. Tutti hanno fatto richiesta dello status di rifugiato e sono in attesa di conoscere l’esito dell’appello che, qualora fosse negativo, comporterebbe il rimpatrio. Non si esclude che gli incidenti fossero finalizzati a determinare l’arresto e quindi il conseguente giudizio in modo da evitare in extremis il ritorno in patria.
IL FORUM ANTIRAZZISTA. Sulla vicenda interviene anche il Forum antirazzista di Napoli: « Le pesanti tensioni che ci sono state questa mattina presso l’Ufficio Stranieri della Questura di Napoli nascono da un contesto in cui vanno individuate precise responsabilità. E’ il limbo determinato da una gestione fallimentare e vorace di un anno e mezzo di pseudo-accoglienza dei rifugiati provenienti dalla Libia, in cui sull’asse Protezione Civile – Albergatori sono stati bruciate ingentissime somme di denaro per parcheggiare migliaia di persone in un contesto di disinformazione, disservizi, tensione e in qualche caso di autentica indigenza».

Redazione online Corrieredelmezzogiorno.it

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