ROMA. Incide mediamente per lo 0,003% sullo stanziamento del Fondo nazionale del servizio civile, eppure anche la Consulta nazionale del servizio civile è a rischio estinzione da spending review. A tracciare un bilancio dei costi della Consulta dalla sua istituzione ad oggi è il blog del Tavolo ecclesiale sul servizio civile, esseciblog.it. I dati, forniti dall’Ufficio nazionale per il servizio civile, parlano chiaro: la spesa è molto contenuta.
I DATI – Unico e isolato picco di spesa è quella registrata nel 2006, quando sono stati spesi oltre i 21mila euro, «probabilmente a causa dei costi delle prime elezioni dei rappresentanti dei giovani – spiega il sito – avvenute proprio quell’anno». Per il resto, i costi si mantengono al di sotto degli 8mila euro per tutti gli anni con picchi in negativo per il 2010, quando sono stati spesi meno di 900 euro, mentre nel 2011 sono stati spesi circa 2.500 euro. Istituita dalla legge 230/98, la Consulta nazionale del servizio civile fu nominata per la prima volta l’anno dopo. Nato come organismo permanente di consultazione, riferimento e confronto per l’Ufficio nazionale per servizio civile, è formato da rappresentanti della Conferenza Stato-Regioni, del dipartimento della Protezione civile, dell’Associazione nazionale comuni italiani e dei volontari del Servizio civile nazionale. (re. mo.)

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