ROMA. Persone che manifestavano pacificamente nei paesi dell’Unione europea sono state picchiate, prese a calci, raggiunte da pallottole di gomma e colpite dai gas lacrimogeni. Eppure, l’uso eccessivo della forza da parte delle forze di polizia non e’ soggetto a indagini ne’ viene punito.  E’ quanto ha denunciato Amnesty International in un documento presentato  a Madrid, nel quale vengono descritti episodi verificatisi in Grecia, Spagna e Romania in cui e’ stata usata forza eccessiva contro manifestanti e giornalisti, sono stati eseguiti arresti arbitrari e ostacolato l’accesso ai soccorsi medici. L’organizzazione per i diritti umani ha sollecitato i governi interessati a prevenire ulteriori violazioni dei diritti umani e indagare su quelle avvenute.
L’ELENCO «Le forze di polizia sono responsabili della tutela dell’ordine pubblico e del rispetto della legge. Hanno, pero’, anche la responsabilita’ di garantire che ognuno possa esercitare il diritto di riunione pacifica» – ha dichiarato Fotis Filippou, coordinatore delle campagne sull’Europa e l’Asia centrale di Amnesty International. «I governi devono intervenire e ribadire che le forze di polizia possono usare la forza solo quando strettamente necessario. Occorre introdurre linee guida rigorose sull’uso di strumenti potenzialmente letali di controllo della folla, come gli spray al peperoncino, i gas lacrimogeni, i cannoni ad acqua e i proiettili di gomma’ – ha proseguito Filippou. ‘Di fronte all’aumentare delle proteste contro le politiche di austerita’ introdotte dai paesi dell’Unione europea, i governi devono rendere chiaro alle forze di polizia che nessun abuso verra’ tollerato, che tutte le denunce riguardanti comportamenti brutali saranno sottoposti ad adeguate indagini e che i responsabili saranno chiamati a rispondere del loro operato».
LA DENUNCIA. Il 9 ottobre 2012, Amnesty International ha scritto al ministro dell’Interno spagnolo Jorge Fernández, esprimendo preoccupazione per l’uso della forza e di strumenti per il controllo della folla da parte delle forze di polizia, segnalando tra gli altri quanto accaduto il 25 settembre, quando agenti di polizia non identificati avevano picchiato manifestanti pacifici coi manganelli, esploso proiettili di gomma contro di loro e minacciato i giornalisti che stavano seguendo i fatti.

di Francesco Gravetti

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