Nata vent’anni fa in Campania, la TMA metodo Caputo Ippolito oggi viene effettuata in 200 centri accreditati in Italia, in cui vengono trattati più di 4.800 bambini e ragazzi

L’acqua come attivatore emozionale, sensoriale e motorio, per migliorare l’autonomia personale, l’interazione, la capacità di sviluppare relazioni dei bambini e ragazzi autistici. Su questo principio si fon- da la Terapia Multisistemica in Acqua (TMA) metodo Caputo – Ippolito, elaborata dagli psicologi psicoterapeuti Giovanni Caputo, napoletano, con una formazione cognitivo-comportamentale, e Giovanni Ippolito, foggiano, con un background sistemico-relazionale. La TMA è nata in Campania, a Caserta, nel 2000; oggi sono oltre  200 i centri accreditati in Italia, in cui vengono trattati più di 4.800 bimbi e giovani, a partire dai piccoli di un anno e senza limiti di età. «Più di vent’anni fa iniziammo ad accorgerci come i bambini autistici traessero beneficio dallo stare in acqua: erano più tranquilli e cercavano con lo sguardo la figura di riferimento», spiega il dottor Caputo, che è anche presidente della Cooperativa Sociale Onlus TMA Group, con sede a Casoria, nata per gestire i diversi centri TMA in Italia e la formazione, oltre che per sostenere le famiglie che affrontano la terapia. Lo scopo non è tanto l’insegnamento del nuoto, quanto lo sfruttamento di tale sport a fini terapeutici, attraverso un percorso articolato in quattro fasi: nella prima«si valutano il ragazzo e le sue potenzialità, stabilendo gli obiettivi insieme alla famiglia», mentre nella seconda, emotivo-relazionale, si comincia a lavorare in acqua.
La terza fase è la senso-natatoria, caratterizzata dall’insegnamento vero e proprio del nuoto; infine c’è quella dell’integrazione sociale, con il passaggio alla scuola nuoto, insieme ad altri coetanei. «La terapia non viene effettuata in centri di riabilitazione, ma nelle piscine pubbliche, dove l’impatto sociale è fortissimo, dal momento che ci sono altre persone che seguono i corsi di nuoto». I benefici della TMA metodo Caputo – Ippolito sono accertati e nel 2018 i due professioni- sti hanno pubblicato una ricerca sulla sua efficacia, sulle pagine del Journal of Autism and Developmental Disorders, prestigiosa rivista scientifica internazionale sull’autismo: «Migliorano l’attenzione e la concentrazione, diminuiscono i comportamenti auto ed etero aggressivi, le stereotipie, soprattutto in acqua, e i comportamenti legati all’isolamento. Al di là dell’aspetto terapeutico – aggiunge Caputo –, ci siamo resi conto di come, con un lavoro assiduo, alcuni di questi ragazzini fossero in grado di raggiungere anche obiettivi sportivi molto importanti». Tanto che, due anni fa, per la prima volta al mondo cinque atleti della TMA Group Italia – la squadra di nuoto agonistico TMA – hanno affrontato la Capri-Napoli, una maratona in acque libere di ben 36 chilometri, concludendo la prova al terzo posto delle staffette.
di Paola Ciaramella