La Cassa delle Ammende adegua le sue procedure all’emergenza Covid-19, tenendo ‘da remoto’ una riunione programmata per il 6 aprile: argomento delle due delibere adottate nell’occasione è proprio quello delle esigenze connesse alla pandemia attualmente in atto.
La prima ha riguardato il profilo organizzativo, riconoscendo una proroga di tre mesi ai progetti approvati e ancora in corso di realizzazione. La seconda è invece destinata a incidere in modo importante sulla situazione emergenziale, grazie a un finanziamento da 5 milioni di euro per interventi mirati in ambito penitenziario.
La somma stanziata dal Consiglio di Amministrazione dell’ente è finalizzata a favorire il passaggio alle misure non detentive sia per i detenuti che abbiano i requisiti giuridici per accedervi, sia per coloro che si trovino in condizioni di incompatibilità con il regime carcerario per motivi sanitari.
Gli interventi si concentrano sul reperimento di alloggi pubblici o privati di cura, di assistenza o accoglienza delle persone in stato di detenzione o sottoposte a provvedimenti giudiziari limitativi della libertà personale. Sotto il profilo soggettivo, destinatari degli interventi possono considerarsi in particolare i detenuti maggiorenni privi di risorse economiche e comunque in stato di difficoltà per l’indisponibilità di alloggio o senza prospettive di attività lavorativa.
La somma complessiva di 5 milioni di euro è stata ripartita su base regionale, alla luce della ricognizione effettuata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in ordine ai detenuti senza fissa dimora presenti negli istituti.
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