Immediata riapertura, restituendo finalmente al territorio un’ imprescindibile struttura sanitaria. Occupazione questa mattina dei locali che un tempo ospitavano il Consultorio di via Enea 20 a Bagnoli da parte di studentesse, lavoratrici e disoccupate del quartiere flegreo. L’azione compiuta in concomitanza della festa della donna dà il senso di come l’8 marzo venga inteso da chi ha rivendicato il gesto. A metà mattinata si è vissuto qualche momento di tensione con le forze dell’ordine che hanno cercato di dissuadere dall’occupazione mentre in via Enea cresceva il numero di manifestanti. «Il poliambulatorio e consultorio di Bagnoli sono chiusi da ormai alcuni anni, privando le abitanti e gli abitanti di un servizio essenziale e costringendoli a spostarsi in altri quartieri per poter accedere a un servizio che dovrebbe essere facilmente accessibile e garantito su tutti i territori – le parole dei promotori – Siamo stanche di dover spostarci per poter accedere ad un servizio che dovrebbe essere garantito in modo gratuito e facilmente accessibile a tutte e tutti». Il presidio sanitario al civico 20 di via Enea cessò di esistere alcuni anni fa a seguito di alcune verifiche che portarono alla luce problemi di natura statica dell’edificio nel quale fu rilevato anche la presenza di amianto. A seguito della chiusura tutte le attività mediche sono state spostate in via Davide Winspeare 67 a Fuorigrotta dove in pratica sono costretti a recarsi tutti i cittadini dell’area della decima municipalità per ricevere le varie prestazioni ambulatoriali. «La pandemia da coronavirus ha reso evidente le contraddizioni di questo sistema sanitario chiudendo definitivamente i servizi ritenuti non fondamentali: il consultorio è fra questi» l’aggiunta dei protagonisti della protesta. La speranza della riapertura del consultorio di Bagnoli si chiama Pnrr con la direzione generale dell’Asl Napoli 1 Centro si affida per raccogliere fondi volti alla ristrutturazione della palazzina di via Enea 20 e alla creazione di un polo medico su tutto il territorio.

di Antonio Sabbatino

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