ROMA. «La firma dell’Italia della convenzione del Consiglio d’Europa contro la violenza nei riguardi delle donne è molto importante perché questo testo è stato già firmato da tutti i grandi paesi europei, nostri partner, e tra un mese dovrebbe essere firmata anche dalla Polonia». Lo ha spiegato il sottosegretario agli esteri Marta Dassù che ha accompagnato il ministro Fornero a Strasburgo per la firma della convenzione. Il testo è stato già firmato da Germania, Francia, Spagna, Gran Gretagna, oltre che da altri 18 paesi, e ratificato già dalla Turchia. Il sottosegretario ha inoltre aggiunto che l’Italia si sta muovendo su due questioni cui la convenzione del Consiglio d’Europa fa esplicito riferimento: le mutilazioni genitali femminili e il maggiore potere delle donne.
CLINTON. Il trattato, nato a Istanbul, ha tra gli obiettivi la prevenzione dei crimini sulle donne, la protezione delle vittime  e la perseguibilità penale degli aggressori. In particolare l’Italia sta promuovendo la presentazione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di una risoluzione da parte dei paesi africani sulla questione delle mutilazioni genitali. Mentre allo stesso tempo ha aderito all’iniziativa lanciata dal segretario di Stato americano Hillary Clinton di formare un network di paesi intenzionati a promuovere l’accesso delle donne alla politica, nell’economia e il sociale.

di Federica Pugliese la Corte

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