I borghi antichi, le città d’arte. E offerte per mete meno conosciute del Sud. Per Ettore Cucari, presidente di Fiavet Campania-Basilicata, la ricetta per rilanciare il brand turistico della Campania e in generale dell’italia. La furia del Covid-19 ha messo il silenziatore al turismo. Ovvero al 13% del Pil del Paese, tra il 10-12% in Campania. Prenotazioni annullate, alberghi chiusi, dipendenti in cassa integrazione. Catene alberghiere illustri che non apriranno in estate, contagi, morti, una sfiducia che si avverte negli occhi delle persone: milioni di euro sono già andati in fumo. La stagione estiva è già archiviata, il danno economico per il 2020 è stimato tra 1,3 e 2,5 miliardi di euro. “I giorni che precedono le festività pasquali hanno sempre segnato il via all’attività per alberghi, agriturismi, b&b, così a Sorrento, in Costiera Amalfitana, Ischia, Napoli, un’onda lunga che si sarebbe conclusa a ottobre, anche novembre. Ora c’è invece paralisi e riguarda tutto l’indotto, dalle agenzie di viaggio al noleggio di auto, ristoratori. Forse si potrà fare in tempo a recuperare il periodo di ottobre, per tutelare almeno per le prenotazioni previste per Natale, ricordando che ci sono realtà che vivono per il turismo per 8-9 mesi l’anno, spiega Cucari -, bisognerà farsi trovare pronti, con progetti chiari, coordinati, un’idea base che vale per tutte le regioni, è il momento delle cooperazione, forse saremo i primi in Europa a uscire dalla crisi ma per il rilancio serviranno tempo e progetti definiti”. E dunque, percorsi nuovi, idee nuove. Per esempio, il turismo di prossimità, quasi a chilometro zero. Valorizzazione dei borghi, qualità e relax a costi bassi, altro che crociere. E il rilancio passerà attraverso le città d’arte. Musei, monumenti, mostre, gallerie, quartieri storici. La specialità della casa dell’Italia e ovviamente della Campania. “Stiamo iniziando a parlare con Ferrovie dello Stato e altri competitor come Italo per creare offerte per mettere in rete, con un unico biglietto, le città d’arte, da Napoli a Roma, Firenze, Venezia ma ora è davvero complicato sedersi al tavolo e programmare, i tempi sono dettati dal Virus”, aggiunge Cucari. Il progetto prevede offerte disegnate sulla tasca e sulle inclinazioni dei clienti. “Dovremo tener conto che i soldi in giro saranno davvero pochi, molti non stanno lavorando. Dovremo lavorare tutti insieme, in passato non ci sono stati sempre percorsi condivisi con le Istituzioni. Ma non è il tempo delle polemiche. Non dovremo più prenderci i turisti uno per volta ma sfruttando al meglio il web, ci sono grandi margini di crescita, puntando forte anche sulla formazione degli operatori. La disgrazia del Covid-19 potrebbe addirittura rivelarsi un’occasione per il reset di quello che non va. Come avvenuto in passato con il Miracolo Italiano”.

di Nicola Sellitti

foto di Roberto Del Vecchio © Progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano”