NAPOLI – «Entri qui e vedi che Annalisa c’è. Non è una ragazza di passaggio, è diventata grande, bella, più intelligente di quanto fosse, più brava, più santa». Dalla voce di don Tonino Palmese, salesiano da sempre impegnato sui temi della legalità, traspare un’emozione che arriva a ciascuna delle persone riunite a “Piazza Forcella”, nel giorno del tredicesimo anniversario dell’uccisione di Annalisa Durante. Era il 27 marzo 2004 quando la ragazza, quattordicenne, fu strappata alla vita per un ‘errore’ della camorra. Il 27 marzo scorso lo spazio comunale dedicato alla sua memoria – sorto al posto dell’ex Supercinema di Via Vicaria Vecchia – si è arricchito di un nuovo tassello, con l’inaugurazione della mostra permanente “Neapolis Time – Zona NTL”, realizzata dall’Associazione Annalisa Durante in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, sotto la direzione artistica del fotografo Pino Miraglia.
Il tempo di Napoli e i volti della legalità – «La mostra si articola in due aree – ha spiegato Giuseppe Perna, Presidente dell’Associazione Durante –. L’area esterna è dedicata a Napoli, con immagini sulla sua storia, i quartieri, gli artisti più importanti, il tempo storico della città che si fa moderno nell’accoglienza dei turisti che passano a Forcella per visitare il Centro Storico». Prima dell’ingresso in biblioteca c’è «un pannello con i nomi di tutte le vittime innocenti della Campania, per affermare che non sono morte invano», mentre all’interno sono stati posti «pannelli con gli articoli di stampa pubblicati dal 2004 ad oggi sulla vicenda di Annalisa e sulle attività dell’associazione sorta in suo nome», insieme ad altri che raffigurano i volti di coloro che sono impegnati per la promozione e il rispetto della legalità, nelle istituzioni e nella società civile.
Forcella fulcro della zona “NTL” – Con l’inaugurazione della mostra permanente Forcella diventa il fulcro di una zona “NTL – Napoli, Turismo & Legalità”: «Abbiamo creato questo acronimo – ha aggiunto Perna – perché qui ci sono la scuola “Annalisa Durante”, lo spazio bambini riaperto a dicembre, la biblioteca animata da Giannino Durante, il padre di Annalisa, che fin dal primo giorno ha avviato una serie di opere in memoria di sua figlia». E così il quartiere si candida ad essere il punto di partenza delle visite dei turisti, «che arrivano qui, sono coinvolti dalla storia della ragazza, vogliono conoscere il papà». «Il nostro obiettivo è stato sempre rompere la barriera di quelle porte, non considerare questo spazio come spazio chiuso», ha sottolineato l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele. Un obiettivo che Giannino Durante e i volontari stanno raggiungendo passo dopo passo, con la biblioteca a porte aperte inaugurata nel 2015 – che oggi conta più di settemila volumi, catalogati con il metodo delle biblioteche nazionali –, con il bookcrossing e altre iniziative a cui collaborano realtà come Legambiente, Assogioca, Maestri di Strada Onlus. E «Annalisa qui c’è – come ha detto don Tonino Palmese –. C’è per ogni bambino che si siede a terra, per ogni persona che prende un libro, per ogni abbraccio a Giannino».

di Paola Ciaramella

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