Un ringraziamento ai volontari e ai medici che da un anno e mezzo hanno affrontato l’emergenza Covid con coraggio e abnegazione. Il cardinale di Napoli Domenico Battaglia ha fatto visita sabato alla sede della Croce Rossa Italia di San Giovanni a Teduccio in occasione della giornata mondiale della Mezzaluna rossa e della Croce Rossa. A parteciparvi anche l’imam Abdallah Massimo Cozzolino, il presidente della Croce Rossa Campania Paolo Monorchio, l’assessore comunale di Napoli Donatella Chiodo e le autorità civili e militari.

Le parole di Monsignor Battaglia

Nel corso del suo intervento il cardinale di Napoli si è rivolto direttamente ai volontari della Croce Rossa in prima linea in questo anno e mezzo di pandemia per aiutare i pazienti e chi aveva bisogno di sostegno. «I Volontari della Croce Rossa hanno sfidato la paura, ma chi ha pensato alla vostra paura, alle vostre fatiche, a quel senso di solitudine che vi siete portati dentro quando vi avvicinavate alle persone in difficoltà? E quel vostro mettervi in gioco, quel vostro “sporcarvi le mani”, quel cuore che va incontro a tutti non è altro che il segno di una umanità che ha solo bisogno di umanità. Ed è per questo che dal profondo del cuore sento il bisogno di dirvi grazie. Grazie per il vostro impegno, per la vostra fatica, per il vostro sacrificio, perché non avete fatto sentire nessuno da solo, nessuno è rimasto indietro». Poi l’aggiunta: «Mi permetto di dire, imparando ad “osare” insieme nel nome dell’umanità, a crescere, a sacrificarsi insieme perché un futuro migliore è possibile ma ognuno deve fare la sua parte e dobbiamo essere capaci di passare dall’”io” al “noi”». Nel pomeriggio di sabato Monsignor Battaglia ha poi visitato un’altra sede della Croce Rossa Italiana, quella di Ercolano.

L’opera della Croce Rossa

Durante l’evento sono stati letti alcuni pensieri dei volontari durante i turni massacranti sulle ambulanze. Non solo: grazie al sostegno della Comunità di Sant’Egidio la Croce Rossa ha regalato a una donna in carrozzina del territorio, Caterina Mancinelli, un motorino per consentire un movimento in maggiore libertà. Paolo Monorchio, presidente regionale ha snocciolato qualche dato connesso all’attività da quando è cominciata l’Odissea Coronavirus non disdegnando uno sguardo complessivo. «Il nostro comitato conta circa 2000 volontari che assistono più di 20.000 persone. Anche in questa pandemia non ci siamo mai fermati, abbiamo consegnato 20.000 pacchi alimentari e 400 buoni spesa a persone e famiglie bisognose, abbiamo distribuito più di 1600 pasti ai senza fissa dimora, abbiamo consegnato farmaci e spesa alle persone fragili, che non potevano muoversi di casa. Il nostro personale ha effettuato 7.500 visite mediche nei nostri punti di prima assistenza cercando di non far mancare mai una parola di conforto a chi si rivolgeva a noi. Siamo doppiamente felici di questa celebrazione – l’aggiunta di Monorchio – perché per la prima volta in una sede di Croce Rossa si incontrano i rappresentanti della religione cattolica e di quella musulmana, accumunati dall’aiuto ai più fragili e vulnerabili».

Gli altri interventi

Secondo l’assessore al Welfare Donatella Chiodo, «è positivo che ci sia collaborazione tra gli enti del terzo settore soprattutto in questa fase di pandemia Il Comune di Napoli attiva reti coinvolgendo tante associazioni, la Croce Rossa tra queste. Raggiungere tutte le situazioni di fragilità è complicato perché queste sono aumentate e si sono aggravate a causa dell’emergenza sanitaria. I numeri sono terribili, stiamo lavorando su una banca dati unica per avere maggiormente chiara la dimensione del fenomeno». «Un senso di gratitudine va mostrato per la Croce Rossa e la Mezzaluna rossa rispetto al sostegno ai fragili e anche nei luoghi di culto islamici sono confluite tante realtà sostenute in questo periodo così difficile». A dirlo l’imam Abdallah Massimo Cozzolino.  

di Antonio Sabbatino