aperturaNAPOLI. A Sanremo ci ha pensato Luciana Littizzetto, a Napoli quasi mille persone hanno ballato insieme sulle note di “Break the chain”, la canzone di Debbie Allen, a piazza del Plebiscito prima e sotto la Galleria Umberto subito dopo. È  il flash mob “one billion rising”, contro la violenza sulle donne, tenutosi nel giorno di San Valentino in 70 piazze italiane e in altri 180 Paesi, che ha coinvolto donne di ogni età, ma anche uomini e bambini. L’iniziativa di Napoli è stata dedicata a Giuseppina di Fraia, la donna deceduta all’ospedale Cardarelli di Napoli in seguito alle ferite inflittele dal marito lunedì scorso.
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STOP VIOLENZA – La manifestazione (il cui nome tradotto suona come “un miliardo insorge”) può sintetizzarsi nello slogan “un miliardo di donne stuprate sono un’atrocità, un miliardo di donne che ballano sono una rivoluzione”. Il numero, solo apparentemente enorme, nasce dalle statistiche: almeno una donna su tre ha subito o subirà violenza nel corso della propria vita; su una popolazione mondiali di quasi sette miliardi significa un miliardo di donne. La coreografia, la stessa per tutte le manifestazioni, si conclude con un dito alzato verso il cielo, simbolo di una reazione compatta e decisa. L’iniziativa è stata lanciata da V-Day (in cui la V sta per Valentino, Vittoria e Vagina), il movimento mondiale fondato da nel 1998 a New York da Eve Ensler, autrice dei “Monologhi della Vagina”.

di Nico Falco

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