Fablab, maker e laboratori di fabbricazione digitale della Campania, insieme per sostenere le strutture sanitarie regionali impegnate a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. È una bella iniziativa di solidarietà quella nata in queste settimane nel territorio campano, dove gli ‘artigiani digitali’ si sono messi in moto per produrre valvole Charlotte, che consentono di convertire le maschere da snorkeling in maschere respiratorie di emergenza – da utilizzare in alternativa ai caschi CPAP da ventilazione – e dispositivi di protezione per il personale sanitario. «Le valvole Charlotte sono state ingegnerizzate dall’azienda bresciana Isinnova – spiega a Comunicare il Sociale Domenico Orsi, CEO e co-fondatore di 3DRap, giovane azienda innovativa di Mercogliano (Avellino), che si occupa di prototipazione e stampa 3D –, dall’idea di un medico bresciano», il Dott. Renato Favero, ex primario dell’Ospedale di Gardone Valtrompia. «Isinnova ha brevettato le valvole di raccordo e ha condiviso il file per la loro produzione in stampa 3D, consentendo a chiunque disponesse di una stampante 3D di replicarle, sia a casa che in azienda. Noi di 3DRap, prima della chiusura imposta dal decreto, abbiamo realizzato un lotto di 50 valvole, riuscendo a soddisfare oltre il 10% del fabbisogno richiesto dalla Protezione Civile di Brescia».
Una task-force dei maker campani – «Dopo questa operazione, con 3DRap siamo entrati a far parte del gruppo di coordinamento dei maker campani, sorto spontaneamente in questo periodo per offrire un contributo efficace e immediato agli ospedali impegnati nella lotta al Covid-19 – continua Domenico –. Tante le realtà che hanno aderito: ReMade in Sanità, The Spark Creative Hub, FabLab Napoli, Dam Bros, Stampa 3D Sud, Hub Makerspace di Hub Spa, ma anche privati che hanno a casa una stampante 3D e vogliono dare il loro supporto. Abbiamo messo in piedi una task-force che sta operando su scala regionale, su diversi fronti, dallo sviluppo di progetti open source per la realizzazione di collettori e altri dispositivi, replicabili da tutti i maker, fino alla raccolta e distribuzione dei kit alternativi per la respirazione agli ospedali del territorio. Il Comune di Napoli, attraverso Lucia Francesca Menna, Assessore alle pari opportunità, libertà civili e salute, Eleonora de Majo, Assessore alla cultura e al turismo, e Alessandra Clemente, Assessore al patrimonio, ai lavori pubblici e ai giovani, ha coinvolto alcuni professori universitari e medici di Napoli, che ci stanno aiutando ad avviare un processo di approvazione dei progetti dal punto di vista sanitario. Ci stiamo organizzando per rifornire le strutture ospedaliere con le prime maschere e valvole, grazie anche al contributo del Dott. Ugo Trama, che è Responsabile della U.O.D. 08 “Politica del Farmaco e Dispositivi” presso la Direzione Generale per la tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale».
Visiere protettive per il personale sanitario – Tra i dispositivi maggiormente richiesti dalle strutture ospedaliere ci sono quelli di protezione individuale: «Grazie al supporto del FabLab Napoli e del FabLab Milano, oltre che di una serie di privati, abbiamo stampato un nostro progetto, quello delle visiere per il personale sanitario – aggiunge il CEO di 3DRap –. Si tratta, appunto, di una visiera in stampa 3D alla quale va unito un foglio di plexiglass, che funge da barriera ancora prima della mascherina. Abbiamo realizzato un nostro modello, mettendolo a disposizione di tutti con libera licenza, così che chiunque possa replicarlo con una stampante 3D ed eventualmente accoppiarlo ad un pezzo tagliato al laser».

di Paola Ciaramella