MONZA. Dal 1 gennaio 2013 aumenta il numero degli invalidi civili a cui verrebbe annullato il pagamento dell’assegno pensionistico. L’INPS, con la circolare numero 149 del 28 dicembre 2012, ha attuato la modifica dei limiti di reddito necessari a percepire l’assegno pensionistico sia per gli “invalidi civili totali con sola pensione”, sia per gli “invalidi civili totali con pensione e indennità di accompagnamento”. A denunciare la “gravità” dell’atto è l’USB, Unione Sindacale Di Base dell’Inps che chiede l’immediato intervento del governo affinché provveda all’annullamento di questa scelta non motivata da nessuna disposizione di legge, ma  che deriverebbe da una sentenza della Corte di Cassazione del 2011.
I DATI – In una nota della circolare è stato specificato che il limite di 16.127,20 euro quest’anno non deve essere superato per poter percepire l’importo mensile di 275,87 euro, inoltre, il limite non sarà più personale ma diventa coniugale. I soggetti interessati sono invalidi totali, con altri redditi o con sola pensione per i quali fino all’anno scorso il tetto da non oltrepassare era di 15.627,22 euro annui, ma solo a titolo personale. Gli invalidi civili totali con pensione e indennità di accompagnamento riceveranno l’assegno mensile di 275,87 euro ed inoltre  beneficeranno di una indennità di accompagnamento pari a 499,27 euro indipendentemente dai redditi. Per gli invalidi parziali, i sordi e i ciechi, invece, il limite reddituale considerato continua ad essere quello personale.
di Rosa Ambrosio

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