dongalloNapoli – Continuano le iniziative del parco autogestito “Don Gallo” di Soccavo, diventato in poco tempo cronaca di una realtà virtuosa, che restituisce ai cittadini di una periferia, talvolta, volutamente “stereotipata”, un’immagine vera di comunità, a difesa della dignità di un territorioche li unisce in una silente e perennelotta contro l’indifferenza e l’illegalità. Studenti, pensionati, immigrati, operai: un eterogeneo luogo di aggregazione e condivisione, diventato realtà meno di un anno fa, quando gli attivisti del Comitato Soccavo, hanno ripulito uno spazio inghiottito da rifiuti, -8 tonnellate- riconsegnandolo agli abitanti sotto  nuova forma.
Nello spazio verde pubblico, abbandonato da tempo, di via Nerva, è stato inaugurato il 30 marzo, l’orto sociale autogestito di Grace. «L’idea dell’orto -afferma un attivista- nasce per coinvolgere le persone del quartiere, in un progetto di medio-lungo periodo, volto a riscoprire l’importanza della cura quotidiana degli spazi comuni che il lavoro della terra per forza di cose richiede. L’ambizione più grande, però è quella di promuovere, seppur  nel microscopico ambito dell’autogestione di un parchetto, un modello di produzione in cui ognuno può godere dei frutti del proprio lavoro. Il tutto, in una zonain cui l’incuria e l’abbandono la fanno da padroni, ed in cui il parco Don Gallo è uno dei pochi luoghi in cui si propongono eventi culturali e musicali, dibattiti su temi da cui la periferia è sistematicamente tagliata fuori e, più in generale, si promuovono momenti di socialità, lì dove regna la solitudine.Questo è quello che proviamo a fare –continua- nel Parco Don Gallo autogestito: con la riqualificazione di un’isola, con i laboratori per le scuole elementari che hanno portato decine di famiglie e un centinaio di bambini nel nostro spazio, con le assemblee e i dibattiti che ogni settimana organizziamo per portare anche a Soccavo temi e momenti di confronto completamente azzerati dalla miseria delle istituzioni, con le jam session organizzate grazie a gruppi di artisti del territorio».

«Siamo contenti –dichiara il Comitato- per la partecipazione che, anche attraverso questo progetto, stiamo costruendo, e ci apprestiamo a festeggiare il primo 25 aprile al parco Don Gallo; festeggeremo la liberazione dell’Italia dal nazifascismo e la liberazione di questo spazio dal degrado a cui era stato condannato dall’incuria della pubblica amministrazione».

di Carmela Cassese

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