CASERTA. “Chi passa qui davanti non capisce subito di che si tratta. Ne vedo tanti che passeggiano, si fermano un metro più avanti e poi fanno due metri “a gambero” e si affacciano”. In effetti, capire a prima vista cosa si vende in questo negozio non è facile. L’impatto visivo è impressionante. Una parete intera coperta di ampolle piene di liquido, che creano una composizione che porta alla mente quei laboratori alchemici che si vendono in vecchie stampe o nei film fantasy. E poi il profumo intenso che, senza essere sgradevole, “occupa” anche un paio di metri di marciapiede, diventando un naturale proseguimento dell’attività in strada. Ecco, profumo. Si tratta di una profumeria, anche se definirla caratteristica (e per certi aspetti innovativa) sarebbe un eufemismo.
La ricetta è lineare quanto inedita: fornire innanzitutto un prodotto di qualità accessibile a tutti, ma farlo rispettando l’ambiente in un modo che abbatte anche i costi.
IL PAPA’ DEL BUNGA BUNGA. L’idea nasce dalla sinergia tra l’imprenditore apriliano Maurizio Gavillucci e l’eccentrico profumiere casertano Alfonso Piscitelli, che già in passato aveva fatto parlare di sé lanciando la fragranza “Bunga bunga”. L’esperimento è partito alcuni mesi fa ad Aprilia, raccogliendo in poche settimane larghi consensi, tanto da spingere i due a creare un marchio in franchising.
Proprio la formula con cui il profumo viene venduto permette di tenere molto bassi i prezzi, non pregiudicando però la qualità. Il cliente, dopo aver finito il prodotto, può infatti riutilizzare la bottiglietta. Basta recarsi nel punto vendita e farla “ricaricare” con l’essenza che si preferisce. Riutilizzando sempre lo stesso contenitore si ha un duplice vantaggio: da un lato non si producono confezioni che, dopo l’uso, vengono gettate e diventano materiale da smaltire (o, in parte, da riciclare), dall’altro il risparmio è immediatamente tangibile anche per l’acquirente che, comprando “alla spina”, risparmia sui costi di confezionamento e packaging. La scelta, poi, è molto vasta: tra le centinaia di fragranze a disposizione, anche quelle che si ispirano ai profumi più prestigiosi del momento. Il tutto, va sottolineato, prodotto con la massima cura, seguendo tutte le norme per garantire che gli standard restino alti.

QUALITA’. “Comprare sfuso, un po’ per volta, senza esagerare, senza sprecare, – commentano i due imprenditori, – come si faceva con le nazionali senza filtro. O il litro di latte nella bottiglia che ti portavi a casa. Conviene, si risparmia, e si inquina di meno. Senza la tradizionale confezione la merce va a prezzi inferiori dal 20 al 70%”.
E’ un’idea che, fatte le dovute distinzioni, si muove sulla falsariga di quella che, alcuni anni fa, portò alla vendita del detersivo “alla spina”, oggi molto diffuso. Ma guai a fare un paragone: “Qui siamo in un campo molto diverso, – spiega Piscitelli, – e non deve passare assolutamente l’idea che stiamo vendendo un prodotto dozzinale o in un certo senso di scarso valore. Parliamo di prodotti di qualità. Quello che spesso non si capisce è che l’alto prezzo dei prodotti dello stesso settore viene determinato spesso dagli investimenti pubblicitari, mentre noi, pur usando materie prime di altissima qualità, preferiamo affidarci al passaparola. Si confonde il prezzo basso col prodotto scadente. Ma se così fosse, vi pare che le tantissime profumerie italiane ed estere che sono nostri clienti continuerebbero a fare affidamento su di noi?”.

di Nico Falco

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