MILANO. Mancano poco più di 2 settimane alla scadenza del censimento Istat sulle realtà non profit, ma solo il 51 per cento dei moduli sono per ora tornati indietro compilati. Il terzo settore latita, 245.511 i moduli arrivati. Le più virtuose sono le province autonome di Bolzano e Trento (rispettivamente 73,9 per cento e 65,6 per cento per cento), segue il Piemonte con il 60,6 per cento di questionari restituiti. Agli ultimi posti si collocano Lazio (40,5 per cento) e Campania (34,3 per cento).
«Questa tornata censuaria ha propositi e finalità di assoluto rilievo sia per il tessuto economico e sociale italiano, sia per le strategie dei decisori politici ma anche, in via diretta, per imprese e istituzioni – commenta il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini -. Le informazioni sul non profit aiuteranno a conoscere le dimensioni del fenomeno e il suo peso sull’economia nazionale».
PARTECIPAZIONE OBBLIGATORIA. L’Istat ricorda che partecipare al censimento è un dovere sancito dalla legge (art. 7 e 11 del D.lgs. n. 322 del 6 settembre 1989). Resta contestualmente aperto il canale web per la compilazione on line del questionario e gli sportelli di accettazione presso gli Uffici Provinciali di Censimento istituiti presso le Camere di commercio e le Province autonome di Trento e Bolzano.
Le imprese e le istituzioni non profit che entro il 20 dicembre 2012 non provvederanno a restituire il questionario compilato saranno soggette all’accertamento della violazione dell’obbligo di risposta. La procedura sanzionatoria, attivata dall’Ufficio Provinciale di Censimento, prevede che l’interessato riceva una diffida ad adempiere; in caso di mancata risposta, sarà recapitata la notifica dell’atto di contestazione contenente gli estremi dell’accertamento e le indicazioni sulle modalità di pagamento.

di W.M.

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