italia_che_cambiaROMA – In viaggio alla scoperta dell’Italia che cambia. È l’idea di due giornalisti che in camper stanno percorrendo tutta la Penisola raccogliendo storie in controtendenza rispetto ai luoghi comuni imposti dalla crisi. Quello che emerge è un’Italia solidale, che punta sulle proprie radici ed è alla ricerca di una società più giusta.  Daniel Tarozzi e Andrea Degl’Innocenti hanno fatta tappa a Napoli. Ad inizio giugno sono stati ospiti di Banca Etica e di Viaggi e  Miraggi. I giornalisti sono autori di due libri che hanno segnato il loro percorso. Tarozzi è autore dei libri “Viaggio nell’Italia che Cambia” e di ”Io faccio così” pubblicati da Chiarelettere nel 2013. Degl’Innocenti è autore di “Islanda chiama Italia” (Ludica 2013).
“Questo viaggio – dice Tarozzi – nasce perché vogliamo far emergere un pezzo d’Italia completamente ignorato dai mass media. Si tratta di tante esperienze positive che non vengono raccontate: come giornalisti il nostro compito è quello di far sapere ciò che vediamo”. L’idea del viaggio nasce quando Tarozzi scrive il suo primo libro: gli arrivano oltre 4mila segnalazioni di innovative iniziative imprenditoriali, di volontariato e associative da tutta Italia.
“Non si trattava di chiacchiere – continua – ma di fatti concreti. Non potevo parlare di tutto nel mio libro per cui ho scelto solo 400 realtà. Dopo è nata l’idea di creare un sito internet e formare una squadra per iniziare un viaggio permanente. Il nostro obiettivo è creare portali internet su base regionale”. “Il dramma maggiore è che ci sono molti giovani che hanno perso le speranze – spiega Tarozzi – Tanti non cercano più lavoro. Al contempo abbiamo tante iniziative positive che stanno dando colpi al sistema. Gli esempi? I ragazzi calabresi che invece di sfruttare gli immigrati per la raccolta di frutta hanno deciso di vendere arance direttamente al nord e invece di 20 centesimi al chilo ora vendono a 1,10 dando il giusto ai lavoratori. Oppure i giovani toscani hanno messo su un’azienda ricettiva ristrutturando i casali. Hanno chiesto soldi attraverso i gruppi di acquisto terreni che stanno ridando fiducia ai giovani e stanno recuperando zone abbandonate. A Napoli ci sono tanti esempi del genere. Ho visto esperienze interessanti in altri luoghi cosiddetti difficili dell’Italia. Oggi l’economia solidale interessa oltre 7milioni di persone. Io credo che questi siano numeri che ci consentono di sperare. Ma bisogna farli conoscere”.
Per seguire il viaggio:
www.italiachecambia.org

di Ciro Biondi

 

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