Si chiama “Sassi turchini”, come le pietre colore del mare che abbondano sulla collina alle sue spalle. Molto più di una casa-vacanze immersa nel
verde di Porto Azzurro, all’Isola d’Elba, a poca distanza dalla costa. Un luogo senza barriere e differenze, dove ragazze e ragazzi di tutte le età si prendono cura di persone disabili e delle loro fragilità, durante una vacanza al mare da cui si torna con il souvenir più bello: l’amicizia.
La struttura, che ogni estate dal 2011 accoglie centinaia di persone con disabilità e giovani volontari dell’area fiorentina, della Toscana e di molte altre regioni italiane, protagonisti di un’esperienza comunitaria unica nel suo genere, nasce grazie all’APS Gruppo Elba di Bagno a Ripoli, associazione fondata alla fine degli anni ‘70 da don Andrea Faberi, per dare anche ai più fragili la possibilità di trascorrere due settimane all’anno al mare. Una sfida ai pregiudizi ma anche al turismo tradizionale. E a chi riteneva impensabile ricreare nel cuore dell’arcipelago toscano una struttura ricettiva innovativa e interamente dedicata al
turismo sociale e accessibile.

Adesso, ad oltre dieci anni dalla sua apertura, la vita a “Sassi turchini” diventa un documentario per raccontare a tutti i volti, la quotidianità e le voci di chi ogni estate ne è parte integrante, andando oltre il passaparola e il mantra “se non partecipi non puoi capire”. La prima del film, promosso dal Gruppo Elba e realizzato da Edera rivista con la regia di Sofia Milazzo, si svolgerà sabato 13 gennaio all’antico Spedale del Bigallo a Bagno a Ripoli (via del Bigallo e Apparita).
 Subito dopo, la proiezione del documentario, della durata di circa mezz’ora. Il film è stato girato durante il mese di luglio 2023 a “Sassi turchini” ed è stato realizzato anche con il contributo della Fondazione CR Firenze. Nel video prendono la parola alcune anime storiche del Gruppo Elba e i volontari più giovani. Sullo sfondo, le tappe che portano alla nascita dei “Sassi turchini”. Dalla fondazione del Gruppo nel ‘77, alle prime vacanze all’isola del Giglio, e poi, dal 1990, all’isola d’Elba. Durante i primi periodi di ferie, le scuole del territorio aprivano le loro porte per ospitare nei mesi estivi disabili e volontari.
Ma intorno ai primi anni 2000, prese campo all’interno dell’associazione l’idea di realizzare una struttura propria. Grazie al contributo della comunità ripolese e della parrocchia, dei Comuni di Bagno a Ripoli e Porto Azzurro, della Regione Toscana, oltre ai preziosi contributi della Fondazione CR Firenze e alle intense attività di autofinanziamento, la nuova avventura senza barriere potè iniziare nel 2011 con l’inaugurazione della struttura dei “Sassi turchini”.

“Una delle più esperienze di impegno sociale e giovanile più belle quella ai ‘Sassi turchini’. Due settimane di volontariato e vacanza che ogni anno uniscono tanti giovani volontari e persone con disabilità. Ne nasce una convivenza all’insegna dell’allegria e del sorriso, che insegna a confrontarsi e superare le diversità. Di sicuro un’esperienza di crescita per tutti, che rende le nostre ragazze e ragazzi più adulti e consapevoli. Un’esperienza che lascia il
segno e aiuta a dare il giusto valore a ciò che la vita riserva”, commenta il sindaco Francesco Casini. “La giornata del 13 gennaio, organizzata insieme al Comune di Bagno a Ripoli, riunirà i volontari e gli amici che da cinquant’anni sono l’anima dell’associazione. Un modo per condividere le emozioni di un percorso congiunto e per incentivare il ricambio generazionale e il sentimento di appartenenza. Con il documentario, abbiamo voluto evidenziare l’idea centrale che da sempre caratterizza la nostra attività mettendo in luce quanto questa esperienza renda le differenze non un limite bensì una fertile occasione di
confronto”, dichiara don Andrea Faberi, presidente del Gruppo Elba APS.

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