rutCASERTA – Casa Rut è una comunità fondata nel 1995 dalle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria di Breganze-Vicenza.
Situata nel cuore della città di Caserta, in Corso Trieste 192, è un luogo di accoglienza e protezione per donne migranti, sole o con figli, che hanno vissuto sfruttamento e violenza.
IL NOME – Casa Rut è un nome simbolico, denso di significato: una “Casa”, appunto, ossia un luogo caldo, dove trovare ristoro dalle brutture del vivere da migrante.
“Rut”, invece, è un riferimento biblico importante: donna moabita, che, pur di restare vicino all’anziana suocera Noemi, rinuncia alla possibilità di ritornare nel paese di origine. Rut è una migrante ante litteram, che testimonia quanto può essere forte e bello il legame tra donne. La storia di questa comunità ha varcato i confini locali e nazionali (fino ad arrivare alle pagine del New York Times ), grazie al lavoro instancabile delle consorelle ed, in particolare, di Suor Rita Giaretta, di origini vicentine, ma campana di adozione. Nel suo volto i segni di tanto dolore visto e vissuto, uno sguardo austero, determinato, che si scioglie quando sorride, spesso, e sempre di cuore.
Lo scorso febbraio ha scritto una lettera a Papa Francesco che sottolinea l’importanza di superare una concezione sessista della Chiesa. “Caro papà Francesco,” – cosi lei ama definirlo, come un padre- “io non sono teologa, non ho fatto grandi studi, non frequento scuole accademiche (…) sento di dire che questa unicità maschile, questa assenza di donne, oso dire questa disuguaglianza, tradisce il Vangelo di Gesù. (…) perché il volto della chiesa ufficiale è espresso unicamente al maschile?”
LA BOTTEGA – Suor Rita e le consorelle sanno che l’accoglienza è solo il primo passo per aiutare le migranti, vittime di abusi. Così nel 2004 nasce neWhope, un laboratorio sartoriale, per la formazione e l’inserimento professionale delle donne recuperate. Qui imparano a realizzare tanti oggetti artigianali: borse, astucci, cuscini, bomboniere, utilizzando stoffe etniche, che arrivano dall’Africa, terra natía di molte di loro. Per vedere i manufatti, è possibile consultare il sito web di neWhope (http://www.coop-newhope.it) dedicato alla vendita perché è importante sostenere economicamente le sorelle orsoline in tempo di crisi. Tra fine aprile ed inizio maggio, grazie alla concessione di un locale da parte del Vescovo, Monsignor Giovanni D’Alise, verrà inaugurata una nuova bottega in Via del Redentore, 50: “La speranza di riscatto può e deve crescere, anche grazie ad un luogo aperto di comunicazione e di ascolto nel cuore di Caserta”, dice suor Rita.

di Pietro Brancaccio

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