ROMA – Il 17 dicembre 2010 Sidi Bouzid si diede fuoco in Tunisia, dando vita a una serie di manifestazioni che in poche settimane si propagarono e diffusero in tutto il Medio Oriente, cambiando profondamente l’assetto geopolitico del Mediterraneo.
Ma a due anni di distanza quali sono gli esiti di queste rivoluzioni? A che punto è il processo di democratizzazione e quale il livello di garanzia dei diritti civili e politici? La primavera araba sta continuando? E in che modo. Infine quale impatto questi cambiamenti hanno avuto sulla tutela dei diritti dei migranti e rifugiati e sui processi migratori?
Di questo si parlerà nel dibattito “Primavera araba, dopo 2 anni quali prospettive?” che si terrà a Roma l’11 aprile 2013 dalle ore 15.30 alle ore 18.30 presso il Salone delle Conferenze SIOI, Piazza San Marco 51, organizzato dal Consiglio Italiano per i Rifugiati e la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI).
Al dibattito partecipano l’ Amb. Marcello Salimei, Segretario Generale della SIOI, l’On. Savino Pezzotta, Presidente del CIR, l’ On. Staffan De Mistura, Vice Ministro del Ministero degli Affari Esteri, Pref. Riccardo Compagnucci, Vice Capo Dipartimento Vicario del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, Stefano Rizzo, Autore del libro Le rivoluzioni della Dignità, Antonio Cantaro, Università di Urbino, Christopher Hein, Direttore del CIR. Modererà i lavori Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera.