Uno spazio del fare, un laboratorio artistico, artigianale e creativo dove adolescenti, giovani immigrati, minori stranieri, italiani e di seconda generazione si cimentano in diverse attività. Si tratta di “Officina”, la nuova scommessa di Officine Gomitoli, il centro interculturale della cooperativa sociale Dedalus nell’area dell’ex Lanificio ospitata in un vecchio deposito, inaugurata lo scorso ottobre e che oggi diventa un arrivista trimestrale. Uno spazio in cui sono confluiti i laboratori – che coinvolgono circa 60 adolescenti dai 12 ai 19 anni – di sartoria, falegnameria, artigianato, pittura e arti visive, tappezzeria, lavorazione di cornici, teatro. Da qui ha preso il nome il nuovo progetto editoriale di Officine Gomitoli che racconta i vari progetti per immagini e testi, realizzato dai ragazzi del centro e frutto della sinergia di diversi progetti rivolti ad adolescenti e giovani.

Una narrazione che nel primo numero mette al centro Habitart, uno spazio di apprendimento e socialità nato dal progetto “Aula dei legami” realizzato con in contributo del Dipartimento per le Politiche della Famiglia. Un luogo che intreccia talenti e risorse differenti, uno spazio collettivo di diversi percorsi che vedono protagonisti le ragazze e i ragazzi del territorio. Direttore responsabile della rivista è Alessia Montefusco, il progetto grafico/art director di Franco Lancio, redazione grafica di Claudia Apetino e Fatima Ouazri con il gruppo del corso di grafica editoriale.

La presentazione – coordinata da Andrea Morniroli, dirigente della coppa Dedalus – si è svolta stamattina presso la sede di Officine Gomitoli con il direttore Alessia Montefusco, Tiziana Zannini, direttore generale dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Mia Filippone, vicesindaco del Comune di Napoli e assessore alla scuola, Rosanna Romano, direttore generale politiche culturali e turismo della Regione Campania, Renata Caragliano, critico d’arte del quotidiano La Repubblica.

di Giuliana Covella

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