In collaborazione con Huawei è in corso il posizionamento dei primi sensori edge che consentiranno di monitorare l’area protetta anche quando non ci saranno volontari ed esperti fisicamente presenti. I tecnici di Rain Forest Connection e Huawei utilizzeranno “Guardian” che aiuterà a controllare la fauna selvatica e prevenire atti di bracconaggio.
I Guardian, grazie alle abilità di Lawrence, tree-climber giunto dagli Stati Uniti, vengono posti sulle sommità di alcuni alberi secolari di Astroni. La Riserva degli Astroni è la prima area protetta italiana a sperimentare questa soluzione innovativa che usa una rete di sensori che registrano ed inviano i suoni ad un sistema di intelligenza artificiale che li elabora fornendo risposte in tempo reale e lanciando allerte se viene rilevata la presenza di bracconieri. “Se la sperimentazione in corso darà i risultati attesi, tutte le aree protette regionali e nazionali potranno beneficiare dell’esperienza acquisita da Astroni”, fanno sapere i volontari della riserva naturale nel cuore di Napoli.

di Mirella D’Ambrosio

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