La fine di aprile ha portato il Comitato Ex Convitto Monachelle ad incontrare l’amministrazione Comunale di Napoli, in particolare l’assessore all’Urbanistica Laura Lieto.
Nel corso dell’incontro il Comiato ha tentato di riprendere il discorso sul destino della struttura dell’Ex Convitto Monachelle. “È stato un incontro inevitabilmente interlocutorio, cordiale ed al tempo stesso promettente di ulteriori approfondimenti e sviluppi – fanno sapere gli attivisti – l’assessore, per grandi linee, si è dichiarata favorevole a non alienare e svendere il bene ma a valorizzarlo mantenendolo nella proprietà pubblica. Ha sottolineato che tale attività dovrà passare attraverso un percorso condiviso di coprogettazione ed ha  indicato nell’ambito metropolitano la sede per costruire l’intervento di riqualificazione.” Dunque, la questione da tempo aperta sul futuro della struttura potrebbe essere a una svolta, mettendo d’accordo le parti. D’altronde, come affermato dal Comitato: “Spazi come i Beni Comuni ad Uso Civico e Collettivo, hanno rappresentato un vero e proprio sistema di mutualismo e cooperazione civica, che non deve intendersi come sostitutivo delle forme di welfare che restano responsabilità pubblica – è il ragionamento degli attivisti – nonostante i numerosi tentativi volti a delegittimare il percorso dei Beni Comuni, in questi dieci anni la Corte dei Conti non ha mai prodotto pareri o sentenze negative riguardo queste esperienze. Al contrario la realtà è che sono numerose le delibere che a partire dal 2012 hanno costruito un impianto articolato riconosciuto come come modello a livello internazionale, citiamo soltanto che la città di Napoli è stata premiata in Europa con Urbact Good Practice City nel 2019 proprio per il percorso sui Beni Comuni ad  l’uso civico e collettivo urbano.“

di Mirella D’Ambrosio

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