Le opportunità del turismo lento nell’Italia minore”, questo l’oggetto del convegno tenutosi presso Palazzo Caracciolo/Fondazione Morra Greco, lo scorso giovedì.  Una giornata moderata da Enrico Caracciolo, direttore “Itinerari e Luoghi” che, in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi e la famiglia Caracciolo, è stata tesa a promuovere il progetto “Cammino di San Francesco Caracciolo” (San Francesco Caracciolo, patrono dei cuochi).

Il lavoro nasce per salvare i piccoli centri, custodi dell’originalità di un territorio e identità da preservare, sostenendo l’idea di turismo lento ed esperienziale teso a rispondere ai bisogni di 70 Comuni presenti in quattro regioni italiane. Dalle Marche alla Campania, passando per l’Abruzzo e il Molise, oggi è possibile percorrere questi luoghi, tutti legati tra di loro da un unico fil rouge. Un percorso che si snoda in 550 km di paesaggi, persone, folklore, storia, cultura ed enogastronomia. Tutti piccoli centri presso cui San Francesco Caracciolo passò o visse. Valorizzare il patrimonio paesaggistico, artistico e culturale italiano è una necessità, ma soprattutto una grande opportunità; un’occasione per quei borghi autentici e sostenibili, che rischiano di essere dimenticati e, di conseguenza, scomparire.

di Annatina Franzese

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