Sappiamo come si esprime la violenza di genere? Siamo in grado di riconoscere i segnali? Quanto ne siamo consapevoli? Quanto colpisce i/le giovani, le donne, gli uomini, le persone LGBT, i/le giovani con background migratorio? E le persone con disabilità? E in che modo? A chi ci rivolgiamo quando ne prendiamo consapevolezza?
Arciragazzi Portici con associazioni dalla Giordania, Italia, Spagna e Palestina ha lanciato il progetto “We hear your voice” e sta lavorando per dare risposte a queste ed altre domande sulla violenza di genere ma principalmente per capire chi ne è vittima. L’iniziativa è finanziata da Anna Lindh EuroMediterranean Foundation per il Dialogo tra le culture (Intercultural dialogue initiatives) – project reference ALF/CFP/2020/ICD/208 e intende intervenire, agendo come intermediario tra youth worker, organizzazioni della società civile e istituzioni, all’interno dei diversi contesti socioculturali, con lo scopo di incoraggiare una nuova cultura femminile, promuovendone il riconoscimento.
Gli obiettivi del progetto sono: fornire un quadro conoscitivo sulla violenza di genere dei paesi coinvolti utile a definire ed accompagnare l’implementazione delle fasi progettuali; sviluppare concetti, metodologie e strumenti di intervento sociale inclusivi e interculturali per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere; incoraggiare e responsabilizzare youth worker, staff e giornalisti con l’acquisizione di competenze e conoscenza del fenomeno attraverso il confronto con staff specializzato nel campo della violenza di genere; creare un approccio interculturale e multidisciplinare sul fenomeno della GBV; creare, in simultanea, una comunicazione efficace a sostegno di una campagna Euro-Mediterranea, rivolta ai giovani e alle varie comunità locali.Si tratta di una sfida che riguarda tutta la comunità e ciascuno di noi può fare la propria parte raccontando, in maniera anonima, la propria personale esperienza. Partecipando ad un’indagine anonima, attivata contemporaneamente in tutti i paesi partner del progetto, aiuterai a fornire un quadro cognitivo sulla violenza di genere nelle diverse comunità coinvolte.Il questionario è stato tradotto in inglese, italiano, spagnolo e arabo ed è stato utilizzato un linguaggio gender friendly per essere più inclusiv* con le comunità migranti e con la comunità LGBT.I risultati di questo studio permetteranno di definire un percorso di formazione interculturale, con approccio intersezionale, indirizzato agli youth worker, agli operatori che lavorano con i/le giovani e del personale che si occupa di trasferire contenuti sui social media e media in generale.ECCO I LINK PER I QUESTIONARI IN DIVERSE LINGUE