NAPOLI –  Il centro diurno “Time Out” di Somma Vesuviana rischia la chiusura per mancanza di fondi. Colpa di una comunicazione dell’Asl Napoli 3, firmata dal Coordinatore Aziendale Dipendenze Patologiche Bruno Aiello, che dice ai responsabili di Time Out di «mantenere il servizio in essere fino al 31 ottobre 2016 e, dal primo novembre 2016, assicurare i ricoveri in regime semiresidenziale secondo le convenzioni regionali».
L’ORGANIZZAZIONE – La struttura è operativa dai primi anni del 2000 ed è destinata ad utenti che lamentano problemi di dipendenza patologica da droga, alcool o altre forme più difficili da classificare. Negli anni la struttura di via Masseria Allocca, costola della Onlus “Il Pioppo” e della cooperativa che opera nel terzo settore “Mediterraneo Sociale”, ha rappresentato un’eccellenza del territorio e oggi ospita, oltre al centro Time Out, una comunità per il recupero di soggetti tossicodipendenti in regime di accoglienza residenziale e un’altra che accoglie minori condannati per reati penali. Ad assisterli ogni giorno un nutrito gruppo di operatori sociali, che da anni si prodigano a supportare i loro ospiti con una serie ramificata di attività laboratoriali, artigianali, sportive e di inserimento sociale.
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LE PROTESTE – «Il vero problema è soprattutto metodologico, – spiegano gli operatori di Time Out – l’assistenza che ricevono gli utenti che frequentano il nostro centro è molto diversa da quelli destinata agli utenti di un regime semiresidenziale. In particolare il centro diurno può ospitare utenti con doppia diagnosi, cioè con problemi di dipendenza patologica e disturbi psichici di altra natura, o affetti da dipendenze che non vengono ancora disciplinate da un quadro normativo adeguato, come i dipendenti da gioco d’azzardo». Alla richiesta di chiarimenti di Time Out è seguita una risposta del direttore sanitario dell’Asl Napoli 3, Luigi Caterino, che ha chiesto una serie di dati per una «rivalutazione e, nel contempo, una corretta allocazione dell’utenza» che oggi conta circa 15 persone, alcune anche molto giovani. «Noi andremo avanti comunque, anche con fondi propri – rassicura il Presidente della Rete Mediterraneo Sociale Salvatore Esposito – perché crediamo in questo metodo di lavoro, che poggia su solide basi scientifiche e decenni di esperienza sul campo».
IL CONVEGNO – Per rafforzare la sua posizione Il Pioppo ieri ha organizzato, al parco Mediterraneo di Somma Vesuviana la Onlus il «Primo seminario regionale Strutture e Servizi a Bassa Soglia nel contrasto alle Dipendenze Patologiche» così da illustrare nei dettagli i successi terapeutici portati avanti dal centro Time Out e dalle altre realtà simili in tutto il territorio regionale. Alla fine dei lavori l’assemblea, a cui hanno partecipato anche i familiari degli utenti che oggi frequentano il centro Time Out ha prodotto un documento indirizzato all’Asl Napoli 3 in cui si chiede «un incontro urgente per garantire la proroga del servizio e il contestuale rapido completamento delle procedure dell’avviso pubblico già in atto». Si tratta del bando del 2015 per l’assegnazione di questo servizio, che ad oggi non è stato mai assegnato alla ditta vincitrice.

di Daniele De Somma

 

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