biblioLECCE – Un appuntamento da non mancare quello di sabato 18 maggio con la Biblioteca Vivente, iniziativa che rientra tra le manifestazioni del Maggio dei Libri. Da un’idea partita dall’associazione danese Stop the violence, passata poi per il Canada,Washington e Kyoto,  la Biblioteca Vivente è un’iniziativa voluta dal Centro Servizi Volontariato Salento in collaborazione con la Libreria Liberrima Kids, in via Vittorio Emanuele II.
STORIE DI VITA PRENDONO VITA – Si tratta di una biblioteca reale, con un catalogo di 14 libri, dotata di bibliotecari e di lettori. Ma come funzionerà? La novità sta nella modalità di fruizione delle storie, ossia nell’ascoltarle per capirne il senso. I libri, dalle tematiche principalmente interculturali, saranno raccontati davanti ad una telecamera e tradotti da un interprete di Lingua Italiana dei Segni. «Il valore delle differenze – dice Luigi Russo, presidente del Centro Servizi Volontariato Salento – è fondativo nell’identità di cittadini e cittadine liberi e consapevoli, fondamentale nella prevenzione e nella lotta ad ogni forma di diffidenza, razzismo, discriminazione. In questo le associazioni sono eccezionali catalizzatori di energie per promuovere identità autentiche di cittadinanza responsabile».
Fondamentale, infatti, è stato il lavoro delle associazioni Agedo Lecce, Anyway AccesSalento, Zampa libera, Sos per la vita, Comunità Emmanuel, Nuove speranze, Club Alcologici Territoriali, Utopia Sport, Culturambiente, Insieme per i Disabili, SOS Costa Salento, tutte impegnate per la buona riuscita del progetto.
Tanti i libri in catalogo: «Di cancro al seno si può … vivere», «Genitori di una ragazza lesbica», «Convivere con una malattia genetica», «Una famiglia in più: storia di un affido», «La volontaria animalista», «La donna a tre ruote», «Io donatore di organi … Tu?», «La giovane ambientalista», «Anima blu: estro e arte oltre tutte le barriere», «Mamma di una ragazza transessuale», «Io, donna di un alcolista», «Io, gioco di un pedofilo», «Clic. Buio e Luce: dettagli di normali esistenze», «Il fratello dello scemo del villaggio».

di Claudia Di Perna

 

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