enpaROMA –  A sostenerlo ci sono anche scienziati ed economisti, come Jeremy Rifkin il quale lancia un messaggio forte e chiaro: per salvarsi, il mondo ha bisogno di una rivoluzione vegetariana. I dati, descrivono una situazione allarmante. Sulla terra ci sono più di 7 miliardi di persone, ma secondo la FAO solo il 20% può nutrirsi in modo adeguato. Il 26% del Pianeta è invaso dagli allevamenti animali che ogni anno producono oltre 1500 miliardi di tonnellate di deiezioni, responsabili per l’emissione del 18% dei gas serra, mentre l’uso dei veicoli ne produce il 14%. Così, anche l’Enpa sostiene che “il regalo più importante che si possa fare al Pianeta e a noi stessi per il “Giorno della Terra” è diventare vegetariani o vegani. Si tratta di una scelta etica, fondamentale non soltanto per noi stessi e per gli altri esseri viventi, ma anche per salvare il mondo dalla deriva della desertificazione, della perdita di biodiversità e dei pericolosi cambiamenti climatici”. Ecco perché oggi l’Enpa riafferma che non è più solo la spinta del giusto rispetto degli animali e delle motivazioni dietetico-salutiste ad essere alla base di una scelta “veg” (vegetariana-vegana). “Il rispetto per la vita tutta e un mondo più equo passano per una scelta che ormai ci rende cittadini più consapevoli, capaci di valutare che i nostri comportamenti hanno impatti e ripercussioni globali” sostiene la Protezione Animali. “Tra le diete vegetariane quella vegana (senza carne, pesce, uova, formaggi e derivati) è considerata molto radicale, ma è anche quella che è espressione di profondo rispetto nei confronti di tutto l’ambiente e della natura – sostiene l’Enpa – la mucca deve allattare il suo vitello che invece le viene strappato appena nato per produrre carne ed essa deve continuare in modo forzoso e innaturale a riprodurre ancora vitelli da carne e ad offrire sempre più latte per il consumo umano: il futuro del Pianeta e la sua sopravvivenza sono legati indissolubilmente al rispetto essenziale di tutti quegli equilibri fatalmente interconnessi tra loro. Decidere di diventare quindi vegetariani e poi vegani non fa bene solo a noi stessi, ma anche agli animali e a tutti quei popoli che, a causa dell’altra parte del mondo che vive nel consumo sfrenato, diventano sempre più poveri e affamati”.

di Mirella D’Ambrosio

 

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