AVELLINO – «Costruiremo percorsi formativi, associativi e comunicativi per le associazioni. Abbiamo inaugurato a settembre il Centro formativo, che sarà luogo di formazione e spazio fisico per tutte le associazioni che ne avranno bisogno. Stiamo lavorando per costruire una biblioteca ed emeroteca del sociale, in modo da rendere davvero questo centro una casa delle associazioni vera, viva e vissuta dai volontari».
BUONI PROPOSITI – Sono queste, in sintesi, le prime proposte di lavoro di Stefano Iandiorio, eletto lo scorso 22 ottobre a maggioranza e con grande consenso nuovo presidente del Centro Servizi per il volontariato di Avellino ‘Irpinia Solidale’, realtà che conta 133 organizzazioni di volontariato iscritte nella provincia irpina. Un territorio che affronta diverse problematiche, tra cui proprio la sua ampiezza: «La dislocazione territoriale è molto ampia, ci sono comuni lontanissimi tra loro che spesso hanno difficoltà a collaborare- spiega Iandiorio-. Abbiamo realtà associative d’eccellenza, ma che vanno aiutate. Bisogna mettere in comune le competenze, creare una rete che si ampli anche all’Europa e alla progettualità europea. E se valutiamo che la nostra mission associativa non è più rispondente ai bisogni, non dobbiamo avere paura di modificare il percorso e rimetterci in gioco. Va fatta una lettura continua del territorio e promosso un futuro che sia fatto di reti e di apertura all’esterno. Altro grave problema è la mancanza di risorse: i comuni vivono situazioni drammatiche, la provincia è sospesa tra l’essere reale o irreale, la Regione fa perdere fondi dell’Unione Europea come quelli destinati alla cultura, l’offesa più grande che le istituzioni possano fare ai nostri territori. C’è poi il discorso della formazione ai più giovani- conclude il presidente – che intraprendono nuovi percorsi ma vanno seguiti e formati, e in questo il Csv si farà di sicuro promotore. Credo che esista un ‘volontariato 2.0’, quello di chi, soprattutto i più giovani, ha un forte senso di altruismo e cittadinanza attiva e, anche se non può garantire una forma di volontariato continuativa e costante, si mette a disposizione per eventi, giornate o singole situazioni»
L’IMPEGNO PER IL VOLONTARIATO – 35 anni, originario di Manocalzati (AV), legato dal 1999 all’associazione don Tonino Bello, con cui inizia un percorso nella Mensa dei Poveri, prima come volontario e poi come giovane in servizio civile, diventando responsabile dell’accoglienza e del dormitorio e arrivando a coordinare fino a 300 volontari, aiutando la Mensa ad ‘uscire’ tra la gente, con attività di promozione e con il coinvolgimento delle parrocchie nella gestione. Da sempre vicino alle tematiche dell’immigrazione, da qualche mese è entrato come referente per l’Italia in una task force della rete europea EAPN (European Anti Poverty Network), che si occupa di immigrazione, realizzando dossier e studi da presentare alla Commissione Europea. Dal 2010 è componente del consiglio direttivo CSV di Avellino, fino alla sua elezione come presidente , che lo porta ad un ulteriore traguardo: quello di essere il più giovane presidente mai eletto nei CSV di tutta Italia.
LE NOVITA’ – Insieme a Iandiorio, sono stati rinnovati gli organi sociali nel CSV Irpinia Solidale, con elezioni dei nuovi componenti nel Consiglio direttivo, nel Collegio dei garanti e nel Collegio dei revisori dei conti. Il prossimo 21 novembre alle 17.30, presso la sede in Corso Europa 239, ad Avellino, si terrà la prima assemblea dei soci relativa alla nuova gestione del csv. Nel frattempo, arriva già un messaggio dal nuovo presidente: «Alle associazioni voglio dire di continuare a lavorare in trasparenza e condivisione, di essere sentinelle sul territorio per capire le reali esigenze e contribuire perché i loro percorsi continuino ad essere punto di riferimento per il territorio. Il grazie più grande va a tutti i volontari: un’associazione è viva perché dietro ci sono dei volontari che la fanno vivere».
di Ortensia Ferrara
