save_the_childrenROMA – «Save the Children apprende dagli organi di comunicazione che la signora Lucia Riina ha organizzato una vendita di suoi quadri, decidendo di destinare parte dei proventi a Save the Children. Save the Children precisa che non ne era a conoscenza, che non ha partecipato in alcun modo alla organizzazione della vendita, ne’ ha mai avuto contatti con la signora Riina». Così l’associazione sembra prendere le distanze dall’iniziativa della figlia di Totò Riina, Lucia. Come riportato da diversi mezzi di informazione, l’ultimogenita 33enne di Salvatore Riina, capo della mafia fino al 1993, ha la passione per la pittura e ha inaugurato la sua mostra a Corleone, sottolineando di voler devolvere quanto ricavato dalla vendita on line delle sue opere (www.luciariina.com) proprio all’associazione Save the Children.
Una notizia che ha colto di sorpresa l’organizzazione. Afferma Raffaela Milano, direttore del programma Italia-Europa di Save the Children: «La nostra è una presa di distanza. Non eravamo stati avvisati di questa iniziativa e, di conseguenza, abbiamo voluto precisare che è una libera iniziativa con la quale non abbiamo niente a che vedere! Il nostro impegno a favore dei bambini vittime di mafia è noto: in quelle aree specifiche lavoriamo costantemente per la loro tutela e il loro recupero. Quindi…».
E se i proventi della vendita dei quadri dovessero comunque arrivare a Save the Children? «Non intendiamo accogliere queste donazioni», chiude la Milano.

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